Sono trascorsi ben 28
anni: l'Italia femminile è tra le prime quattro squadre d'Europa.
L'allenatore Soncin fa una corsa sfrenata alla Mazzone: vuole
soffocare in un abbraccio forte e affettuoso Cristiana Girelli, il
centravanti che ha segnato due gol e ha consentito alle azzurre di
eliminare la Norvegia. Il tecnico poi si inginocchia, è soddisfatto
e felice per sé, per le sue ragazze, per l'Italia. È stravolto, le
immagini lo ritraggono con la camicia fuori dai pantaloni e lo
sguardo quasi perso nel vuoto. Il calcio al maschile infila una
delusione dopo l'altra, è diventato di seconda, se non di terza
fascia. Mentre le donne possono continuare il loro cammino e il loro
sogno. Poi tutti sotto la curva a festeggiare con i numerosi tifosi
italiani presenti allo stadio. Protagonista assoluta è Cristiana
Girelli, di professione bomber. Stava per essere sostituita, ma è
rimasta in campo, ha siglato la doppietta e la rete decisiva. È una
leader, un ruolo che svolge con autorevolezza e pacatezza. Il
prossimo avversario uscirà dal quarto tra la Svezia e l'Inghilterra.
Queste le parole di Soncin: “È tutto bellissimo, incredibile.
Questa vittoria è un messaggio per tutti. È il regalo più belle
che possiamo fare a tutte le bambine che ci guardano. E ho finito le
lacrime”.
EUROPEI FEMMINILE

L'Italia del calcio femminile piange di gioia