TOUR DE FRANCE
L'arcobaleno illumina i Pirenei
Pubblicato il 18.07.2025 06:08
di A. L.
Ecco il primo arrivo sui Pirenei, si arrivava a Hautacam. Prima tappa con la conclusione in salita e grande caldo. E sulla montagna è spuntato l'arcobaleno, che ha illuminato un paesaggio straordinario. L'erta era piena di tifosi, che hanno assistito a uno spettacolo fantastico. Il percorso è storico, è stato teatro di grandissime sfide, e ha visto compiere gesta da leggende. E Tadej Pogacar ha deciso di distruggere la corsa. Lo ha fatto con il suo consueto stile: senza calcoli, senza speculazioni, senza voltarsi indietro, senza timori. È solo contro tutti: ha impresso il suo ritmo letale, ha aumentato la frequenza delle pedalate e ha schiantato i suoi avversari. L'attacco lo ha sferrato quando mancavano 12 km al traguardo, il campione del mondo ha pensato che era ora di battere il suo tempo, ha lasciato sul posto Jonas Vingegaard, ed è volato: libero forte e leggero. Difficile trovare gli aggettivi per descrivere un atleta che ha una dimensione che oltrepassa la normalità. Ma Pogacar non si accontenta, vince compiendo l'impresa: per sé; per i tifosi; per la corsa. Il Tour non è finito, la strada è lunga e impervia. Ma lo sloveno sembra inarrestabile, e mostra una saldezza mentale stratosferica. E pensare che sta gareggiando da inizio anno, mentre Vingegaard ha preparato esclusivamente la manifestazione francese. E ora? Il campione non si fermerà, non aspetterà, scatterà ancora, naturalmente in solitaria.