Scongiurata l’uscita di scena di Brenno Martignoni Polti, evidentemente c’è stato un qui pro quo tra Bentancur e Trujillo, i tifosi hanno tirato un sospiro di sollievo. Martignoni Polti resta dunque in funzione al cento percento, continuando naturalmente a fare da trait d’union tra ACB e Municipio. C’è pertanto da augurarsi che i rapporti tra le due parti migliorino per il bene della società che con la precedente proprietà erano oggetto di reiterate diatribe, soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture.
La squadra si allena ora presso il Centro sportivo di Gorduno a piena soddisfazione di allenatori e giocatori, e qui una parte di merito c’è l’ha proprio il presidente, che si è adoperato con Bellinzona Sport e il Municipio affinché venisse trovata una soluzione equa (negli ultimi anni la squadra veniva continuamente dirottata da un campo all’altro, Semine, Giubiasco per citarne un paio).
Ci dispiace dirlo ma Bentancur non è stato trattato come si sarebbe dovuto. Per fortuna ha un carattere molto forte, un altro al suo posto, avrebbe potuto piantare lì tutto (facendo contenti, poveretti coloro che sostengono la tesi che sarebbe stato meglio andare a giocare in Prima Lega se non addirittura tornare in Seconda regionale quando in tribuna il pubblico ‘gorgheggiava’ e sugli spalti non c’erano quei cori deformi).
Al contrario di tutto e di tutti (quale ticinese sarebbe andato avanti?)´Benta’ ha tenuto duro e se oggi il Bellinzona fa parte dell’élite del calcio svizzero il merito è soltanto suo.
Vogliamo ricordarlo come uno che ha lavorato bene per l’Associazione Calcio Bellinzona, si o no?