Il Monaco
1860 è una società gloriosa in Germania (ha vinto un titolo e due coppe
nazionali) ma da qualche anno sta conoscendo grandi problemi. Dentro e fuori
dal campo.
Non riesce a staccarsi da quella maledetta terza divisione e anche a livello di proprietà i problemi sembrano essere tanti.
Da qualche settimana si parlava infatti di un passaggio di consegne: un gruppo svizzero avrebbero dovuto diventare proprietario del club al posto al posto dell’emiro Hasan Ismaik, inviso dalla tifoseria.
In questo periodo erano circolate voci di famiglie miliardarie svizzere: Dreyfus, Frey, Finck, ma tutte, una dopo l'altra, hanno respinto l'idea.
Non riesce a staccarsi da quella maledetta terza divisione e anche a livello di proprietà i problemi sembrano essere tanti.
Da qualche settimana si parlava infatti di un passaggio di consegne: un gruppo svizzero avrebbero dovuto diventare proprietario del club al posto al posto dell’emiro Hasan Ismaik, inviso dalla tifoseria.
In questo periodo erano circolate voci di famiglie miliardarie svizzere: Dreyfus, Frey, Finck, ma tutte, una dopo l'altra, hanno respinto l'idea.
Ora si
scopre: l'acquirente annunciato non è svizzero, ma svizzero “per scelta”.
Matthias Thoma, oltretutto, non è certo un miliardario. E di certo non comprerà
il TSV Monaco 1860.
E così Hasan
Ismaik rimarrà alla testa del club e i tifosi, che avevano già fatto esplodere
fuochi d'artificio per festeggiare la partenza dell'odiato azionista di
maggioranza, dovranno attendere ancora.
È una storia folle che si adatta perfettamente al club 1860, travolto dagli scandali. Nei 14 anni sotto la guida di Ismaik, i Lions hanno bruciato un sacco di soldi. Eppure continuano a giocare solo in terza divisione invece che nella tanto sognata prima Bundesliga. Trasferimenti irregolari, continui cambi in consiglio di amministrazione e tifosi disillusi sono da tempo la norma.
È una storia folle che si adatta perfettamente al club 1860, travolto dagli scandali. Nei 14 anni sotto la guida di Ismaik, i Lions hanno bruciato un sacco di soldi. Eppure continuano a giocare solo in terza divisione invece che nella tanto sognata prima Bundesliga. Trasferimenti irregolari, continui cambi in consiglio di amministrazione e tifosi disillusi sono da tempo la norma.
Ma l'ultimo
cambiamento è sbalorditivo, persino per il 1860. Il 5 luglio, Ismaik avrebbe
dichiarato: "Sono molto felice di passare il testimone a qualcuno che può
aiutare così tanto il club". Ora dichiara alla "Süddeutsche
Zeitung": "Continuerò con il club". E accusa il presidente
uscente di aver "mentito a tutti" quando ha reso pubblica l'imminente
vendita.
Insomma, al Monaco 1860 continua il caos.
Insomma, al Monaco 1860 continua il caos.