La Germania femminile come
quella maschile, ha resistito, ha messo sul campo ogni residua
energia. Le tedesche battono la Francia, e passano alle semifinali.
Hanno giocato oltre 100 minuti in inferiorità numerica. E dopo i
tempi supplementari sono arrivati i calci di rigore, la lotteria che
è una scommessa tra lo zero e l'infinito. Dove l'improbabile diventa
probabile, e dove contano i dettagli. Il pallone da scagliare,
diventa pesante. E si può parlare di un'eroina. Una donna che ha
indossato i guantoni, già era stata decisiva durante l'incontro, e
ha portato alla vittoria le sue compagne. La Germania celebra
giustamente Ann-Katrin Berger. Berger ha respinto due rigori. Ha
mostrato una grandissima freddezza, si muoveva sicura, tutto pareva
sotto il suo controllo. La tv tedesca Zdf ha poi colto un
particolare: la calciatrice aveva annotato su un foglio, appiccicato
sulla sua borraccia, gli angoli preferiti delle rigoriste avversarie.
E la francese Alice Sombath ha calciato come previsto
dall'illustrazione. Lei alla fine è felice e sorridente, ha
confessato che osserva e studia con attenzione le giocatrici rivali,
ma che molto spesso si fa guidare dal suo istinto. Postilla finale:
lo stadio era naturalmente pieno, e ha tifato con entusiasmo e
passione. L'organizzazione ha comunicato che il 52% dei biglietti era
stato acquistato da spettattrici. Forse davvero il futuro è donna?
EUROPEI FEMMINILI

Tutto come previsto dal foglietto