130 i milioni spesi, sinora, dalla proprietà del Como per rinforzare la squadra: in Italia, nessuno ha impegnato così tanto. E, come scrivevamo in un altro pezzo, c'è la volontà di non fermarsi, anche se, naturalmente, si procederà a qualche cessione. Tra i partenti viene dato per certo Alieu Fadera, per esempio: sull'esterno gambiano ci sarebbero Sassuolo e Cagliari, ma si parla di un interesse anche da parte del Bologna di Giovanni Sartori, uno che ha dimostrato in passato di avere buon fiuto per i talenti. L'ala sinistra, classe 2001, dopo un inizio promettente (lo ricordiamo protagonista nella vittoria dei lariani a Bergamo, la scorsa stagione) è poi scomparso dai radar di Fàbregas, complice qualche problema fisico (anche con il Lille, venerdì sera, è uscito dopo pochi minuti). Ci garantiscono, però, che avrebbe già ripreso a lavorare in gruppo. Ed è, a nostro parere, un prospetto che può fare bene, e con margini di crescita.
Premesso quanto sopra, era inevitabile, quindi, che si andasse incontro a un rincaro. La campagna abbonamenti aprirà (in prelazione, per gli abbonati della scorsa stagione) il 30 luglio, ed è strettamente legata alla Como Cup, in programma in questi giorni: chi acquisterà, infatti, almeno due tagliandi per assistere alla manifestazione avrà diritto a uno sconto sulla tessera annuale. Non solo: sempre per gli spettatori del torneo estivo, nuovi abbonati, verrà aperta una speciale finestra il 7 agosto. Vendita libera, infine, da 9 agosto, ma con aumenti anche del 60%. Come hanno accolto i comaschi i nuovi prezzi? Per diversi frequentatori dello stadio, che abbiamo conosciuto nei mesi scorsi, era ovvio che sarebbe accaduto: cambia la qualità della squadra, ed è normale che aumentino i prezzi, anche se il comfort dello stadio è sempre lo stesso. Ovvie anche le lamentele, come accade in questi casi. Una coppia di pensionati che si siede normalmente nei pressi della tribuna stampa ci ha invece confessato che dovrà rinunciare: "Siamo in due, non ce la sentiamo di cambiare settore perché siamo anziani, e il resto dello stadio è scoperto. Ma 2.000 Euro all'anno sono troppi: ci accontenteremo della televisione, e verremo se possibile a vedere qualche partita dal vivoW.
E la società? La risposta è stata, come sempre, molto attenta all'immagine. E non a caso, quindi, per chi potrà dimostrare di essere abbonato ininterrottamente dal 2019, anno nel quale l'attuale proprietà prese in mano le redini della società, i prezzi saranno gli stessi di quella stagione. Insomma, porte aperte a chi veniva al Sinigaglia ai tempi dei duelli in Serie D con il Gozzano, o che vide affondare i lariani in casa nel derby contro il Lecco. Il presidente Mirwan Suwarso, presentando la Como Cup, ha fatto in proposito delle affermazioni importanti: "Il nostro modello è il Fortuna Dusseldorf, in Germania, e il loro progetto Fortuna fur alles: tramite i pacchetti VIP offerti alle aziende vogliamo far calare i prezzi dei biglietti dei settori più popolari. Il nuovo stadio consentirà infatti di avere una struttura idonea in tal senso, dandoci l'autosostentamento. Certo, non sarà un impianto da 80.000 posti; tutto sarà più difficile, ma non impossibile.".
Affaire à suivre: ma non si può dire che a Como non sappiano come si fa a vendere calcio. Vale la pena di prendere nota, dall'altra parte del confine.
Premesso quanto sopra, era inevitabile, quindi, che si andasse incontro a un rincaro. La campagna abbonamenti aprirà (in prelazione, per gli abbonati della scorsa stagione) il 30 luglio, ed è strettamente legata alla Como Cup, in programma in questi giorni: chi acquisterà, infatti, almeno due tagliandi per assistere alla manifestazione avrà diritto a uno sconto sulla tessera annuale. Non solo: sempre per gli spettatori del torneo estivo, nuovi abbonati, verrà aperta una speciale finestra il 7 agosto. Vendita libera, infine, da 9 agosto, ma con aumenti anche del 60%. Come hanno accolto i comaschi i nuovi prezzi? Per diversi frequentatori dello stadio, che abbiamo conosciuto nei mesi scorsi, era ovvio che sarebbe accaduto: cambia la qualità della squadra, ed è normale che aumentino i prezzi, anche se il comfort dello stadio è sempre lo stesso. Ovvie anche le lamentele, come accade in questi casi. Una coppia di pensionati che si siede normalmente nei pressi della tribuna stampa ci ha invece confessato che dovrà rinunciare: "Siamo in due, non ce la sentiamo di cambiare settore perché siamo anziani, e il resto dello stadio è scoperto. Ma 2.000 Euro all'anno sono troppi: ci accontenteremo della televisione, e verremo se possibile a vedere qualche partita dal vivoW.
E la società? La risposta è stata, come sempre, molto attenta all'immagine. E non a caso, quindi, per chi potrà dimostrare di essere abbonato ininterrottamente dal 2019, anno nel quale l'attuale proprietà prese in mano le redini della società, i prezzi saranno gli stessi di quella stagione. Insomma, porte aperte a chi veniva al Sinigaglia ai tempi dei duelli in Serie D con il Gozzano, o che vide affondare i lariani in casa nel derby contro il Lecco. Il presidente Mirwan Suwarso, presentando la Como Cup, ha fatto in proposito delle affermazioni importanti: "Il nostro modello è il Fortuna Dusseldorf, in Germania, e il loro progetto Fortuna fur alles: tramite i pacchetti VIP offerti alle aziende vogliamo far calare i prezzi dei biglietti dei settori più popolari. Il nuovo stadio consentirà infatti di avere una struttura idonea in tal senso, dandoci l'autosostentamento. Certo, non sarà un impianto da 80.000 posti; tutto sarà più difficile, ma non impossibile.".
Affaire à suivre: ma non si può dire che a Como non sappiano come si fa a vendere calcio. Vale la pena di prendere nota, dall'altra parte del confine.