FC LUGANO
Benvenuto Elias
Pubblicato il 26.07.2025 14:42
di Silvano Pulga
Le statistiche nel calcio non sono tutto, ma aiutano. E così, leggendo quelle della partita di giovedì, si vede che il Lugano ha fatto 77% di possesso palla: un'enormità. Poi si va a vedere quella delle conclusioni: 11, e una sola nello specchio della porta. Chi ha visto la partita, ovviamente, ha la spiegazione del tutto: una serie infinita di passaggi spesso in orizzontale o all'indietro. Al netto del fatto che il non essere al 100% porta a evitare di assumersi il rischio di perdere palla, magari in zone nevralgiche del campo, è anche vero che il gesto tecnico del dribbling per superare l'avversario, in rosa, non appartiene a tutti i bianconeri. Intendiamoci: è un problema non solo del Lugano (per informazioni citofonare FC Inter, Appiano Gentile). E non è un caso che, nei giorni scorsi, Mattia Croci-Torti abbia auspicato l'arrivo, in rosa, di un giocatore bravo nell'uno contro uno, che sappia superare l'avversario, creando superiorità numerica nella zona di campo di sua pertinenza. E, a quanto sembra, l'arrivo di Elias Pihlström dalla Svezia potrebbe essere la risposta della società alle sue richieste. Il centrocampista offensivo scandinavo, classe 2006 (compirà 19 anni in Ticino, il 31 di agosto), nazionale svedese U19, ha debuttato in prima squadra nella scorsa stagione, in Superettan (la seconda categoria del calcio svedese) col Degerfors, una delle due squadre di punta della sua contea di nascita, quella di Örebro, che si trova a circa 200 km da Stoccolma. Lui è nato invece a Laxå, un paese di poco più di 3.000 abitanti, che dista circa 30 km dallo Stora Valla, lo stadio del Degerfors, un impianto vecchio (è del 1938), ancora in erba. Capoluogo della contea è la cittadina di Örebro, conosciuta per aver dato i natali a Ronnie Peterson, pilota di Formula 1 morto a Monza, nel 1978, alla guida della Lotus. E, negli anni, con la squadra bianconera della città più importante della contea, che gioca in uno stadio (la Behrn Arena) recentemente rinnovato (primo campo sintetico allestito in Svezia) i biancorossi rivali hanno dato vita a una rivalità senza esclusione di colpi, che vede questi ultimi oggi nella massima serie, seppure al terzultimo posto, mentre i dirimpettai, in Superettan, con sole 5 lunghezze in 15 partite, staccati di 13 punti dalla linea, sembrerebbero avviati a una mesta retrocessione in terza Lega, coronando 8si fa per dire) un periodo tra i più bassi degli ultimi lustri. L'attuale centrocampista del Lugano, dopo aver ben fatto lo scorso anno tra i cadetti, contribuendo con 25 presenze, 2 gol e 4 assist alla promozione in massima serie, è stato tra i protagonisti della stagione attuale della sua squadra di provenienza: 13 le presenze, 2 le reti ma, ci dicono dalla Svezia (pur non vedendolo dal vivo tutte le settimane, dal momento che seguono principalmente le squadre della capitale), ha come caratteristiche una grande vivacità sulla fascia, buona propensione ai duelli individuali, personalità a cercare il tiro da fuori, ed è impiegabile anche dietro le punte. La capacità di giocare sui campi sintetici, molto più comuni in Svezia rispetto che da noi, sarà un'altra qualità che potrebbe aiutarlo a fare bene. Välkomna, Elias!