Antonio Caggiano e Maxi Lopez, la strana coppia che fa già
discutere.
I due vanno d’accordo? La loro collaborazione funziona?
Per ora siamo ancora ai primi approcci, per l’amore, quello vero, c’è tempo. Sperando che presto o tardi possa sbocciare.
Ne ha parlato proprio il presidente Caggiano, dopo il triangolare di questa mattina disputato a Paradiso con Locarno e Taverne (che alla fine si è imposto).
Presidente Caggiano, in tanti si chiedono se Lei e Maxi Lopez siete sulla stessa lunghezza d’onda:
“La risposta è semplice: non dobbiamo esserlo, in quanto ci occupiamo di due aree diverse del club. Io gestisco la società a livello di marketing e immagine, mentre Maxi si occupa di quello che succede sul campo, visto la sua grande conoscenza della materia”.
Dunque andate d’amore e d’accordo?
“Non direi nemmeno questo: abbiamo le nostre divergenze, com’è normale che sia all’inizio di una relazione. Diciamo che non è ancora scattata la scintilla e per il momento siamo fidanzati che non si sposano. Sono convinto che con il tempo, quando impareremo a conoscerci, il rapporto farà un altro passo avanti. Lui è uno scrupoloso, che non tende a fidarsi troppo e da un certo punto di vista lo capisco”.
Maxi Lopez parla di promozione in Challenge League: è questo l’obiettivo?
“Forse Maxi non conosce ancora bene questa categoria, che è tutt’altro che facile. Forse è un po’ troppo sognatore: il mio compito è anche quello di riportarlo un po’ con i piedi per terra”.
Il suo obiettivo qual è invece?
“Il mio resta il settimo posto della scorsa stagione, sfiorato per un gol di differenza”.
Come mai così cauto?
“Perché finora il budget per fare mercato è lo stesso della scorsa stagione: per ora, da questa collaborazione, non sono ancora entrati soldi ed è sempre il sottoscritto che deve portare la linfa economica. Sono certo però, che nelle prossime settimane, qualcosa si muoverà anche dall’altra parte. So che a livello di marketing estero, si sta lavorando molto bene, perciò sono fiducioso”.
Ricordiamo che Maxi Lopez dovrebbe rilevare prossimamente il 40% delle azioni del club:
“Proprio così. Avere il 40% significa anche coprire il 40% del deficit”.
Si aspettava forse un apporto economico per il mercato?
“Diciamo che se avessimo avuto un budget maggiore ci saremmo potuti togliere qualche soddisfazione in più. Ma la squadra comunque è competitiva e lo staff tecnico molto preparato. Poi però bisogna guardare in faccia alla realtà: squadra come lo Sciaffusa, con 4 milioni di budget, o il Bienne, con 2, partono con i favori del pronostico”.
I due vanno d’accordo? La loro collaborazione funziona?
Per ora siamo ancora ai primi approcci, per l’amore, quello vero, c’è tempo. Sperando che presto o tardi possa sbocciare.
Ne ha parlato proprio il presidente Caggiano, dopo il triangolare di questa mattina disputato a Paradiso con Locarno e Taverne (che alla fine si è imposto).
Presidente Caggiano, in tanti si chiedono se Lei e Maxi Lopez siete sulla stessa lunghezza d’onda:
“La risposta è semplice: non dobbiamo esserlo, in quanto ci occupiamo di due aree diverse del club. Io gestisco la società a livello di marketing e immagine, mentre Maxi si occupa di quello che succede sul campo, visto la sua grande conoscenza della materia”.
Dunque andate d’amore e d’accordo?
“Non direi nemmeno questo: abbiamo le nostre divergenze, com’è normale che sia all’inizio di una relazione. Diciamo che non è ancora scattata la scintilla e per il momento siamo fidanzati che non si sposano. Sono convinto che con il tempo, quando impareremo a conoscerci, il rapporto farà un altro passo avanti. Lui è uno scrupoloso, che non tende a fidarsi troppo e da un certo punto di vista lo capisco”.
Maxi Lopez parla di promozione in Challenge League: è questo l’obiettivo?
“Forse Maxi non conosce ancora bene questa categoria, che è tutt’altro che facile. Forse è un po’ troppo sognatore: il mio compito è anche quello di riportarlo un po’ con i piedi per terra”.
Il suo obiettivo qual è invece?
“Il mio resta il settimo posto della scorsa stagione, sfiorato per un gol di differenza”.
Come mai così cauto?
“Perché finora il budget per fare mercato è lo stesso della scorsa stagione: per ora, da questa collaborazione, non sono ancora entrati soldi ed è sempre il sottoscritto che deve portare la linfa economica. Sono certo però, che nelle prossime settimane, qualcosa si muoverà anche dall’altra parte. So che a livello di marketing estero, si sta lavorando molto bene, perciò sono fiducioso”.
Ricordiamo che Maxi Lopez dovrebbe rilevare prossimamente il 40% delle azioni del club:
“Proprio così. Avere il 40% significa anche coprire il 40% del deficit”.
Si aspettava forse un apporto economico per il mercato?
“Diciamo che se avessimo avuto un budget maggiore ci saremmo potuti togliere qualche soddisfazione in più. Ma la squadra comunque è competitiva e lo staff tecnico molto preparato. Poi però bisogna guardare in faccia alla realtà: squadra come lo Sciaffusa, con 4 milioni di budget, o il Bienne, con 2, partono con i favori del pronostico”.