CALCIO ITALIANO
"Abbiamo fatto meglio degli altri"
Pubblicato il 29.07.2025 08:00
di Silvano Pulga
Giuseppe Marotta, ad Appiano, nella conferenza stampa di presentazione della nuova stagione dell'Inter, è ripartito da quanto fatto negli anni scorsi, di fatto chiudendo l'era Inzaghi. Parole attese, del resto: abbiamo fatto meglio degli altri, vincendo 7 titoli e giocando due finali di Champions League. Non abbiamo portato in bacheca trofei, ha detto il presidente dell'Inter, ma ci siamo andati vicini: l'obiettivo di questa stagione sarà, quindi, metterci quel poco che manca per arrivare, questa volta, davanti a tutti. Per farlo, si è scelto il profilo di Cristian Chivu: non un ripiego, ma un uomo che già conosceva l'ambiente. Il presidente ha parlato anche dell'U23 la quale, nei suoi progetti, dovrà servire per far crescere i giovani in ottica arrivo in Prima squadra o cessione a società interessate. C'è l'idea di fare allenare, un domani (tra un paio d'anni, al termine dei lavori di ampliamento del centro sportivo) la compagine di Terza Lega ad Appiano assieme ai "grandi", proprio per creare maggiore sinergia tra le due realtà. Noi, invece, continuiamo a pensare che giocare all'estero, nella massima serie di un campionato di seconda fascia, in una compagine di punta in lotta per il titolo, magari impegnata anche in Europa, sia qualcosa che faccia veramente crescere un calciatore in erba: ma, proprio perché la pensiamo così, non ci fanno fare i dirigenti di un grande club. Spazio, ovviamente, al calcio mercato, che si chiuderà a fine agosto, come noto. Marotta non ha nascosto che Lookman sia un obiettivo: tuttavia, il massimo dirigente nerazzurro ha spiegato che servono non solo talenti per vincere, ma giocatori di grande personalità, diversi già in rosa: ed è grazie al fondo Oaktree che molti rimarranno all'Inter. Cristian Chivu (e non poteva essere altrimenti...) vuole fare bene e, se possibile, vincere già da subito: del resto, ha sottolineato, ha ereditato una squadra di vertice, e tale deve rimanere. Con quale schema di gioco? Il mister ha preferito non sbilanciarsi, parlando di duttilità tattica e specificando che vorrà vedere, in campo, profondità, aggressività, verticalizzazioni e, ovviamente, equilibrio. Sarà quindi una Inter che dovrà, soprattutto, prendere un gol in meno degli avversari, e che dovrà essere molto duttile tatticamente: l'idea sarà provare a sorprendere gli avversari. Ovviamente, per fare bene servirà uno spogliatoio coeso e capace di soffrire nei momenti topici, come accade nel 2010, quando lui era uno dei giocatori in rosa. Al mondiale, ha sottolineato il tecnico nerazzurro, ho apprezzato molto la reazione dopo la disastrosa finale di Monaco: vista la situazione, non era scontato. Ovvio che il tecnico proverà a dare una propria impronta alla squadra: tuttavia, ha sottolineato, la caratteristica della sua Inter sarà la duttilità tattica. Il centrocampo sarà disposto sulla base delle caratteristiche degli avversari, e non ci sarà, come in precedenza, un modulo fisso. Non solo: Cristian Chivu ha dichiarato che la sua idea di calcio prevede il cambio di sistema di gioco anche a partita in corso. Soprattutto, ha sottolineato, le medesime si vincono superando gli avversari negli uno contro uno. In definitiva, una nuova era, da queste parti. Ovviamente, vietatissimo parlare di squadra in lizza per il titolo: ma il tecnico, con grande onestà intellettuale, tra le righe ha voluto sottolineare come sia invece normale indicare l'Inter tra le possibili vincitrici finali anche se il termine di favorito non gli piace. A fare la differenza, secondo lui, il lavoro e la conseguente capacità di saper superare le difficoltà, inevitabili, di una stagione. Spazio, ora, agli allenamenti e alle prime amichevoli estive.