Lei
è Daina Moorehouse, come una figlia per me, di Bray, in Irlanda.
63-17 tra le dilettanti. Eppur qualche incontro l’ho visto, come a
Busto Arsizio per le qualificazioni olimpiche nel 2024, e meritava di
più. Alla fine a Parigi è andata. Ma le sue lacrime in Italia
abbracciata a me con mamma restano per sempre nella mia memoria.
Daina non ha vinto medaglie, eppure in Francia (dopo un risultato
molto controverso e discutibile) ai Giochi contro la pugile di casa
Wassila Lkhadiri non ha mai perso il sorriso. Partecipare ai Giochi è
anche un onore ed un evento da ricordare, portandosi a casa zainetti,
abbigliamento, spille, mascotte, di tutto un po’ come ricordo.
Regolarmente con lei, mamma Melissa o l’amato Sean ci teniamo
aggiornati sulle nostre vite. Il caso ci ha avvicinati 4 anni orsono,
fatti incontrare, e da lì è nata un’amicizia. Un lascito
bellissimo di un lungo viaggio. Prossima tappa? Il mondiale a
Liverpool dal 4 al 14 settembre. Sotto il marchio della World Boxing,
per la prima volta. Ancora oggi si sono iscritti tre paesi: Bolivia,
El Salvador, Haidi. Seguirò a distanza il tutto, in particolare
Daina. Sarà già tempo di hockey! La “nostra religione”
sportiva! (smile che sorride). Ma della boxe continuerò qua a
narrarvi storie. Come per l’intrigante sfida tra i Pesi Massimi ad
Agosto tra Itauma e Whyte, oppure a Settembre (visibile su Netflix)
tra Canelo e Crawford. Con il mondiale a Liverpool da seguire
aggiornato dall’amico e collega Moussa. Un’enciclopedia della
boxe che ti “bagna il naso” su tutto (altro smile che sorride per
chiudere il tutto).
PUGILATO

Storie a bordo ring