AUTOMOBILISMO
Vasseur resta in Ferrari
Pubblicato il 31.07.2025 07:07
di Silvano Pulga
Una mattinata come tante, una notifica sul telefono alle 8 del mattino, guardata prima distrattamente, e poi con attenzione: la Ferrari conferma Fred Vasseur come Team Principal. Nel comunicato ci si limita a dire che l'accordo è pluriennale, ma senza specificarne la scadenza (quella del primo accordo era fissata nel 2025); viene quindi mantenuta la tradizione di definire, a Maranello, i ruoli principali dello staff e i piloti per la stagione successiva entro il Gran Premio di Monza (in programma quest'anno il 7 settembre). La notizia, del resto, era nell'aria da tempo, anche se, tra gli appassionati, diversi avevano stortato il naso, visti i risultati di quest'anno, uniti all'enorme difficoltà di invertire la tendenza negativa (non ci si è riusciti neppure con la ormai mitica modifica alle sospensioni...). Notizia positiva o negativa? Difficile fare previsioni, specialmente tenendo conto che, il prossimo anno, il cambio di regolamenti imporrà la creazione di una macchina differente da quelle vista sinora. Bisognerà, quindi, imbroccare la soluzione giusta: e, per quella, serve il tecnico che sappia trovare, tra le pieghe del regolamento, qualcosa che faccia andare la monoposto più forte delle altre. E quel qualcosa, ça va sans dire, non lo dovranno indovinare gli altri. Il resto lo abbiamo già scritto, e non solo noi, visto che si tratta, in fondo, di un'ovvietà: l'automobilismo non è il calcio, e neppure l'hockey. Non esistono gli schemi di gioco anche se, come dappertutto, ci sono le persone. E, di conseguenza, ci vuole un capo che sappia limare, ammorbidire, indurire, stabilire gerarchie quando serve; cose così, insomma, come accade in altre realtà sportive (e non solo). Però, anche se in passato è avvenuto di cambiare il Team Principal della scuderia prima della scadenza naturale del contratto, il muretto del circuito non è una panchina. La Formula 1 vive tanto, soprattutto, di progettazione e programmazione. Il 2026, a Maranello e altrove, è una realtà. Sostituire il responsabile della gestione alla vigilia di questo cambiamento epocale sarebbe stato un salto nel buio, al netto del fatto che non sappiamo quanti, tra quelli che leggono, avrebbero un nome da spendere, in grado di cambiare le cose in meglio, e in tempi brevi. Noi non lo abbiamo, per dire. Quindi, avanti così, sperando che il Mondiale in corso regali qualche gioia, da qui alla fine. Più avanti, come d'abitudine, ci sarà tempo per i bilanci.