Romania
amara, per il Lugano, superato nei supplementari da un Cluj
tutt'altro che irresistibile. Ma il calcio è anche questo: i
bianconeri hanno giocato un'ottima gara, mantenendo l'iniziativa come
all'andata, e trovando stavolta anche il gol, in ben due occasioni,
sempre con Kevin Behrens: la prima, con una stupenda conclusione da
fuori di controbalzo, e la seconda con un tocco di testa da
distanza ravvicinata. Tuttavia, in entrambi i casi, le reti non sono
state convalidate dal VAR, rispettivamente per un tocco col braccio e
per la posizione irregolare dell'attaccante germanico. Aggiungiamoci
un'asta centrata da Bislimi nei supplementari, ed ecco che possiamo
dire senza timore di essere smentiti come Eupalla abbia decisamente
guardato dalla parte opposta rispetto ai ticinesi. Diciamolo: nulla
si può loro rimproverare sul piano dell'impegno. Mattia Croci-Torti
ha azzardato dall'inizio lo schema con le due punte, perdendo però
in questo modo Koutsuas nei supplementari. Alioski e Zanotti non sono
ancora al 100%: l'italiano, soprattutto, ha faticato sulla fascia di
competenza, considerando che la squadra romena ha, in maniera tutto
sommato sorprendente, giocato una partita di contenimento, con tutti
gli effettivi spesso dietro la linea del pallone. Una tattica che ha
pagato, ma grazie al VAR e a una buona dose di fortuna. I bianconeri
hanno dato tutto quello che avevano di questi tempi. È mancata,
ancora una volta, una certa freddezza sotto porta, anche se Behrens
sta crescendo dal punto di vista fisico, e non solo lui: Bislimi,
messo davanti alla difesa, ha fatto bene, almeno fino a quando il
fisico lo ha sostenuto. Il gol decisivo, messo a segno da Sheriff
Synian, è apparso ancora una volta evitabile: ma è da tempo che
sosteniamo come il gesto tecnico dell'uscita, per Amir Saipi, sia
ancora da costruire. Nel primo tempo, a dire il vero, lo abbiamo
visto gettarsi su uno spiovente coi pugni: ma uno scontro con un
avversario lo ha forse intimidito nel prosieguo dell'incontro,
facendolo indugiare nell'occasione decisiva. Il ritorno in Ticino è
dunque amarissimo. Il Crus dovrà essere bravo, ancora una volta, a
rimettere assieme una squadra alla quale manca sicuramente qualcosa,
ma che Eupalla ha davvero punito troppo severamente, a questo giro. A
Sion, domenica, si giocherà una partita complicata. E speriamo che
la bizzosa dea della Pedata restituisca qualcosa ai bianconeri.
FC LUGANO

Harakiri Lugano