AC BELLINZONA
Squadra (per ora) senza identità
Pubblicato il 03.08.2025 15:42
di Enrico Lafranchi
La solenne stangata di sabato ci ha riportato a quella della passata stagione a Carouge. Ma allora era un altro Bellinzona, la partita con l’Etoile coincideva con il debutto in panchina di Beppe Sannino. Tanto vero che il tecnico campano, chiamato - presumiamo con la forza della disperazione da Pablo (i granata stavano per affondare) - a salvare quello che c’era da salvare (il mantenimento del posto in Challenge), ha risollevato subito dopo la squadra portandola al settimo posto, proprio davanti ai neocastellani. Gli stessi che ieri hanno fatto in solo boccone di Mihajlovic e compagni. Ma che cosa è dunque successo nel giro di così pochi mesi? Lo Xamax, uomo più uomo meno, ha mantenuto la stessa rosa (rinforzandola), il Bellinzona, invece, con il cambio di proprietà, l’ha completamente rivoluzionata.  
Non siamo qui, non ci si fraintenda, a dire che al Comunale sono arrivati giocatori di seconda o terza categoria (qualche tifoso per la verità è di questo avviso…), se i granata sono stati letteralmente «sbriciolati» è perché in queste poche settimane il tema dominante al Comunale è stata l’improvvisazione.
Alla squadra manca un concetto di identità o, in ogni caso, possiede un’identità debole. Una buona parte di giocatori non ha la più pallida idea della nostra Challenge League. Ammettendo che ne abbiano le qualità (per alcuni è lecito dubitarne) non hanno dalla loro lo spirito giusto.
In meno di 180 minuti sono stati incassati ben 8 gol e ne sono stati segnati solo 2! La partita con lo Xamax è da dimenticare, la prossima sarà in trasferta, alla Pontaise, dove si affronterà il Lausanne-Ouchy, altra compagine che in tempi non remoti aveva rifilato ai baldi granata un tondo 6-0).
Noi restiamo dell’avviso che per l’ora dei giudizi è troppo presto. Demolire, come è già stato fatto, è un grosso sbaglio. È però necessaria una reazione immediata.
(Foto Filippo Zanovello)