Sapevamo che la riconferma a Team Principal di Fred
Vasseur, difficilmente, avrebbe inciso sui risultati di pista. Certo,
la notizia che le azioni Ferrari, dopo l'annuncio, hanno perso il 10%
del proprio valore (una sberla da 8 milioni di franchi circa per gli
investitori, non proprio noccioline) ci ha lasciati perplessi;
tuttavia, non avendo noi perso neppure un franchetto nella vicenda,
ci limitiamo a prenderne atto e riferirne, ragionando sul fatto che i
mercati ragionano, a volte, come i tifosi del calcio. La pista ha
invece parlato, con quel linguaggio che si può magari interpretare,
ma che è senza appello. Nonostante la pole del sabato, Charles
Leclerc non è neppure salito sul podio, mentre Lewis Hamilton si è
perso nelle retrovie. E queste sue prestazioni, così differenti da
quelle del monegasco, preoccupano, e non poco, il popolo ferrarista.
Così come le dichiarazioni via radio di Charles, andate in onda in
mondovisione: forse sarebbe stato il caso che rimanessero nei box,
diranno in tanti. Ma la scelta del pilota Ferrari è stata cosciente
e volontaria, e nata quando si è reso conto dell'impossibilità di
difendere un posto fra i primi tre. Laconico il Team
Principal a fine gara (SKY): "Probabile che,
nel finale, avessimo un problema di pressione delle gomme, visto che
nei primi due stint (numero di giri che un pilota percorre con lo
stesso set di pneumatici - ndr) eravamo in controllo, mentre
nell'ultimo invece subivamo 2'' di distacco al giro, fatto che ci ha
fatto perdere posizioni. Abbiamo avuto anche un problema al telaio.
Ci portiamo a casa la prima pole della stagione e il fatto che, per
la prima volta, avevamo lo stesso passo gara della McLaren.
Certamente, poi abbiamo perso tutto: dobbiamo capire cosa è
successo, ma è oggettivo che, in un certo lasso di tempo, abbiamo
girato con gli stessi tempi dei leader in classifica." Parole
di circostanza, che non possono soddisfare gli innamorati della
Rossa. Ora ci sarà tempo per ragionare: la Formula 1 si ferma, come
d'abitudine, sino al 31agosto. Tempo anche per Lewis Hamilton, che
potrà ripensare alle parole dette in questo fine settimana, per lui
tribolatissimo. Al netto dei problemi della SF25, c'è
una differenza di prestazioni tra lui e il compagno piuttosto
evidente. Bisognerà capire dove finiscono le differenze di messa a
punto delle rispettive vetture, e dove inizia l'aspetto umano di chi
ha in mano il volante delle monoposto. A lui il compito di lavorare,
sulla macchina ma non solo. Buone vacanze a tutti.
AUTOMOBILISMO

Ferrari, ancora una delusione