HC LUGANO
Lugano, l'aria è cambiata
Pubblicato il 05.08.2025 18:17
di Doriano Baserga
Locanda della Masseria: è il giorno del primo contatto con il nuovo staff bianconero. È l’inizio ufficiale della nuova stagione.
Dopo l’allenamento, i giocatori sono tutti presenti per l’incontro con la stampa.
Tra questi c’è, ovviamente, anche Luca Fazzini, tra i migliori di una stagione da cancellare.
Luca, come hai passato quest’estate?
“Ero molto deluso, direi arrabbiato per tutta quella sofferenza che abbiamo dovuto sopportare. Speriamo di essere usciti ancora più forti di prima”.
Che gruppo hai trovato?
“I giocatori che sono rimasti hanno voglia di rivalsa: nessuno vuol più ripetere una stagione come quella appena trascorsa”.
Sappiamo che hai parlato con il DS Steinmann: cosa ti ha detto?
“Quello rimane tra noi, però una cosa te la posso dire senza problemi. Janick mi ha convinto che fare gol anche da sotto porta, i cosiddetti gol sporchi: forse poco spettacolari ma ugualmente efficaci. Insomma, dovrò migliorare nello slot”.
Sono arrivati parecchi volti nuovi, anche stranieri, ma tu rimani ancora uno dei leader della squadra:
“Vero. Io e il capitano saremo sempre dei punti di riferimento per tutti. Ma dai primi contatti avuti con i nuovi ritengo ci siano più leader quest’anno.”
Degli stranieri che ci dici?
“Li voglio vedere sul ghiaccio e poi fra un mesetto saprò dirti di che pasta sono fatti. Sono andato a vedere la loro storia e tutti mi sembrano forti e adatti ai vari ruoli che li attendono. Ognuno di noi avrà un ruolo definito e dovrà giocare per la squadra e non per sé stesso. Faremo dell’intensità la nostra arma migliore…”.
È quello che vuole il nuovo coach Mitell, vero?
“Sì. Stiamo spingendo forte in questi allenamenti: il coach vuole un’identità offensiva ma allo stesso tempo molto attenzione alla fase difensiva. Imporre il gioco nell’arco dell’intera partita, senza più avere delle pause pericolose…”.
Ci saranno più ticinesi con Bryan Zanetti, Dario Simion e Alessio Bertaggia:
“Con Ale sono cresciuto nel Lugano, lui è un ragazzo speciale e molto intelligente sul ghiaccio, nonché un trascinatore capace di creare intensità. Dario lo conosciamo tutti, ho giocato pure con lui e quello che ha fatto a Davos e Zugo è sicuramente qualcosa di fantastico. Bryan l’ho visto fare ottime cose a Langnau e sarà una pedina importantissima nel settore difensivo.”
Il tuo obiettivo è ancora la maglia di top scorrer?
“Il primo obiettivo è riportare il Lugano dove merita. Vogliamo far divertire i nostri tifosi che mi auguro ci seguano ancora numerosi malgrado la passata annata”.
Che a Lugano sia veramente cambiato qualcosa? Che si sia finalmente voltato pagina?
L’aria nello spogliatoio bianconero sembra diversa, ma ovviamente, sarà meglio aspettare. I primi indizi sono positivi. Il resto, come sempre, lo dirà il ghiaccio.
(Foto Ticishot-Simone Andriani)