Il campionato è iniziato male e le voci che si susseguono a
Bellinzona non lasciano tranquilli i tifosi.
Il nuovo patron Trujillo, il colombiano che ha comprato il 40% del club (il resto dell’acquisto dovrebbe completarlo a fine stagione), vorrebbe spaccare il mondo. Ma, ahinoi, per il momento, i fatti non gli stanno dando ragione.
Il club è una piccola polveriera: con Pablito Bentancur, figlio di Pablo, che figura ancora come amministratore unico (con diritto di firma), e con l’associazione capitanata da Brenno Martignoni, che come avevamo scritto ieri, lotterà per salvaguardare (almeno) il settore giovanile. Obiettivo, sembra, anche della società anonima su cui Trujillo dovrebbe presto mettere ufficialmente le mani.
Intanto, in questo bailamme, ci si chiede che fine abbia fatto Pablo Bentancur.
L’ex patron e manager, è letteralmente sparito. Non lo si vede più. Per la felicità di alcuni tifosi e del municipio, che ha sostenuto (parole del vicesindaco Käppeli) l’arrivo del gruppo colombiano.
Bentancur non lo si vede allo stadio e non lo si sente più: apparentemente ha fatto un passo indietro.
Ma è veramente così? Possibile che uno come lui se ne vada lasciando tutto in mano a degli “sconosciuti” del nostro calcio?
Difficile, per non dire impossibile.
Più probabile, invece, che Bentancur stia alla finestra per cercare di capire le mosse di Trujillo: intanto studia eventuali strategie con il settore giovanile, che sembra stargli piuttosto a cuore e che potrebbe (o vorrebbe?) riavvicinarlo al Team Ticino, ormai passato in mani bianconere.
In silenzio, ma attento alla prossima mossa, Pablo continua a gravitare in area di rigore: e come ogni bomber col fiuto del gol, è pericoloso dimenticarlo da solo in area di rigore. Presto o tardi, ti punisce.
Il nuovo patron Trujillo, il colombiano che ha comprato il 40% del club (il resto dell’acquisto dovrebbe completarlo a fine stagione), vorrebbe spaccare il mondo. Ma, ahinoi, per il momento, i fatti non gli stanno dando ragione.
Il club è una piccola polveriera: con Pablito Bentancur, figlio di Pablo, che figura ancora come amministratore unico (con diritto di firma), e con l’associazione capitanata da Brenno Martignoni, che come avevamo scritto ieri, lotterà per salvaguardare (almeno) il settore giovanile. Obiettivo, sembra, anche della società anonima su cui Trujillo dovrebbe presto mettere ufficialmente le mani.
Intanto, in questo bailamme, ci si chiede che fine abbia fatto Pablo Bentancur.
L’ex patron e manager, è letteralmente sparito. Non lo si vede più. Per la felicità di alcuni tifosi e del municipio, che ha sostenuto (parole del vicesindaco Käppeli) l’arrivo del gruppo colombiano.
Bentancur non lo si vede allo stadio e non lo si sente più: apparentemente ha fatto un passo indietro.
Ma è veramente così? Possibile che uno come lui se ne vada lasciando tutto in mano a degli “sconosciuti” del nostro calcio?
Difficile, per non dire impossibile.
Più probabile, invece, che Bentancur stia alla finestra per cercare di capire le mosse di Trujillo: intanto studia eventuali strategie con il settore giovanile, che sembra stargli piuttosto a cuore e che potrebbe (o vorrebbe?) riavvicinarlo al Team Ticino, ormai passato in mani bianconere.
In silenzio, ma attento alla prossima mossa, Pablo continua a gravitare in area di rigore: e come ogni bomber col fiuto del gol, è pericoloso dimenticarlo da solo in area di rigore. Presto o tardi, ti punisce.
(Foto Filippo Zanovello)