Circola una suggestione, sulla Tangenziale nord del
capoluogo lombardo: il ritorno di Adriano Galliani al Milan. Se ne
parla da un po', ma il Corriere della Sera sembrerebbe
avere qualche certezza più degli altri. Intendiamoci: niente di
sicuro, ma che ci sia una comunanza d'intenti sembrerebbe certo.
Quello che fu il braccio destro nella costruzione del Milan dei
trionfi dell'epopea berlusconiana avrebbe incontrato infatti, nei
giorni scorsi, Zlatan Ibrahimović e Gerry Cardinale. Ovviamente, la
prima condizione è che diventi realtà, il 9 settembre, l'accordo
preliminare tra la Fininvest, proprietaria del Monza, e il fondo
americano Beckett Layne Ventures. In data 1° luglio gli americani
hanno infatti sottoscritto il signing con la società
di Cologno Monzese per il passaggio dell’80% delle quote del club
brianzolo. La condizione per il closing sarà il
versamento, all'attuale proprietà, di 21 milioni di Euro da parte
del fondo statunitense. Nei corridoi della società di proprietà
della famiglia Berlusconi regna la prudenza: non è la prima volta
che qualcosa fa saltare tutto quanto. C'è consapevolezza che gli
spazi per i biancorossi sono limitati, stretti come sono tra la
grande Milano, Bergamo e, soprattutto, l'emergente Como, rivale di
sempre, e che l'estate potrebbe portare a dei ripensamenti. Certo,
non è detto che la Fininvest decida, all'ultimo momento, di lasciare
un proprio uomo di fiducia a tutelare la sua quote di minoranza, il
cui passaggio di mano sarebbe previsto nel luglio del prossimo anno:
ma, se così non fosse, Adriano Galliani sarebbe libero dal legame
con la famiglia Berlusconi. Con tutto ciò che ne potrebbe
conseguire, anche per il suo futuro. Di cosa si occuperebbe, al
Milan, l'ex braccio destro per le questioni calcistiche di Silvio
Berlusconi? Un po' di tutto: rapporti coi procuratori, con la Lega e
la FIGC (è stato tra gli artefici dell'elezione di Simonelli, ha un
grande legame con Gravina), ma senza avere un ruolo preciso
nell'organigramma, in modo da non creare attriti con l'attuale
dirigenza rossonera. Le reazioni dei tifosi? Tiepide. Sui social non
c'è grande entusiasmo: il ricordo degli ultimi anni rossoneri del
Condor, i "siamo a posto così", "entra
qualcuno solo se ne esce un altro" sono ciò che è
rimasto più impresso, soprattutto nella testa dei più giovani. Chi,
come noi, ha i capelli bianchi, non può non tenere presente che le
cose migliori Adriano Galliani le ha fatte vedere quando la Serie A
faceva il bello e il cattivo tempo in giro per il mondo, grazie a una
potenza di fuoco economica che, oggi, non esiste più. In definitiva,
se l'operazione vuole essere un modo di risvegliare nostalgie, avrà
effetto solo sulle anime semplici. Se, invece, si punta a qualcosa di
più, soprattutto a livello politico, vedremo cosa accadrà. Per
adesso, a esserci rimasti male, dalle reazioni sui social, sono i
tifosi brianzoli: ma sono pochi, e le loro ragioni (corrette, tra
l'altro) non fanno audience. In ogni caso, a oggi, si tratta di
chiacchere da spiaggia: affaire à suivre, dunque.
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