Difficile parlare di una partita che non è stata.
Spiace, ma questa volta la parola “vergogna” va scomodata.
Nel calcio si può perdere, per carità, ma lo “spettacolo” offerto stasera dal Lugano è di quelli inguardabili.
Senza grinta, imprecisi e indisponenti, i bianconeri prendono una manita dagli sloveni del Celje. Una cosa impensabile fino a qualche settimana or sono.
Ora però la crisi è profonda, speriamo non irrisolvibile.
Perché il Lugano non gioca più? Perché questi giocatori non corrono più? Cosa hanno nella testa e nelle gambe? Che il messaggio di Croci-Torti non passi più?
Tante domande che ci stanno e a cui bisognerà dare al più presto delle risposte.
Stasera è sembrato quasi esserci del dolo, l’intenzione di non giocare, di non tirar fuori il massimo. Forse è solo una sensazione, o semplicemente una conseguenza di una pessima condizione fisica. Chissà.
Cosa farà adesso la società? Che decisioni prenderà? Caccerà l’allenatore?
È un’ipotesi improbabile, una scelta troppo comoda in questo momento. Trovare il capro espiatorio è prassi di chi non sa come reagire altrimenti.
Bisogna trovare al più presto delle soluzioni per scuotere una squadra cloroformizzata, forse vittima anche di un mercato che, sia in entrata che in uscita, non ha risolto nessun problema. Anzi.
La crisi sembra enorme, ma le soluzioni devono arrivare dall’alto. Ora tocca a chi tiene le redini del club esporsi: quando le cose vanno bene è facile, ma è quando vanno male, che bisogna trovare i giusti rimedi. Sapendo che la panacea di tutti i mali non esiste. Purtroppo.
Spiace, ma questa volta la parola “vergogna” va scomodata.
Nel calcio si può perdere, per carità, ma lo “spettacolo” offerto stasera dal Lugano è di quelli inguardabili.
Senza grinta, imprecisi e indisponenti, i bianconeri prendono una manita dagli sloveni del Celje. Una cosa impensabile fino a qualche settimana or sono.
Ora però la crisi è profonda, speriamo non irrisolvibile.
Perché il Lugano non gioca più? Perché questi giocatori non corrono più? Cosa hanno nella testa e nelle gambe? Che il messaggio di Croci-Torti non passi più?
Tante domande che ci stanno e a cui bisognerà dare al più presto delle risposte.
Stasera è sembrato quasi esserci del dolo, l’intenzione di non giocare, di non tirar fuori il massimo. Forse è solo una sensazione, o semplicemente una conseguenza di una pessima condizione fisica. Chissà.
Cosa farà adesso la società? Che decisioni prenderà? Caccerà l’allenatore?
È un’ipotesi improbabile, una scelta troppo comoda in questo momento. Trovare il capro espiatorio è prassi di chi non sa come reagire altrimenti.
Bisogna trovare al più presto delle soluzioni per scuotere una squadra cloroformizzata, forse vittima anche di un mercato che, sia in entrata che in uscita, non ha risolto nessun problema. Anzi.
La crisi sembra enorme, ma le soluzioni devono arrivare dall’alto. Ora tocca a chi tiene le redini del club esporsi: quando le cose vanno bene è facile, ma è quando vanno male, che bisogna trovare i giusti rimedi. Sapendo che la panacea di tutti i mali non esiste. Purtroppo.
(Foto MP)