Il verdetto del campo è
spietato, il Lugano è in piena crisi: di risultati e di gioco.
L'inizio di stagione è traumatico, per certi versi inspiegabile e
inaspettato. C'è poi il caso, o presunto, Steffen. La situazione
presenta un quadro che deve preoccupare. La squadra mostra
criticità che sono diventate strutturali: la difesa è passiva;
l'attacco è sterile. Ma la sensazione è quella che i bianconeri
siano vulnerabili, la determinazione scompare sotto i primi colpi
dell'avversario. Sui social i tifosi sono scatenati e hanno le idee
chiare, le responsabilità sono attribuite alla società, ai
giocatori e all'allenatore. Reclamano e quasi pretendono misure
drastiche. Che fare? Mettere in discussione Croci-Torti è deleterio
e non funzionale, criticare è legittimo, ma farlo diventare il
perfetto capro espiatorio non risolve il problema. Il tecnico
sostiene che gli mancano elementi per poter essere competitivi in
tutte le manifestazioni, e che quindi non c'è brillantezza. Ha
spronato i suoi a fare qualcosa di diverso. La disamina è certamente parziale. Ma gli
attacchi frontali contro di lui non servono. Il prossimo avversario è
il Basilea. Che fare? L'affermazione potrebbe sembrare scontata e
banale: bisogna restare uniti; trovare compattezza; gestire la pressione. La società dovrebbe fare chiarezza su
molti aspetti, e i tifosi dovrebbero continuare a sostenere la
squadra, che ne ha bisogno.
FC LUGANO

Croci-Torti (per ora) non si tocca