Non c’è tempo per riflettere e purtroppo, nemmeno per
recuperare le forze.
Domenica a Cornaredo arriverà il Basilea, che mercoledì ne aveva rifilati quattro allo Young Boys.
D’accordo le sviste arbitrali di Cibelli (e del correo VAR), ma la sensazione è che i renani siano in forma e che atleticamente siano già piuttosto brillanti. L’opposto di ciò che sta capitando al Lugano, lento e stanco, oltre che demoralizzato.
Corci-Torti dovrà inventarsi un’altra volta la formazione, tra infortuni e qualche giocatore che non sembra in grado di poter dare il meglio.
La difesa è un rebus, a partire dal terzino destro. Con Brault-Guillard e Zanotti infortunati, toccherà ancora a Papadopoulos sulla fascia? Difficile, anche perché da quella parte graviterà lo scatenato Otele. E allora chi? Doumbia? Non sembra avere più il passo, nonostante il tanto impegno che ci mette.
A sinistra, per fortuna, dovrebbe tornare Marques, mentre in mezzo chi giocherà? El Wafi è l’antitesi dell’affidabilità, mentre Kelvin, che contro il Basilea giocò una grande finale di Coppa Svizzera tre mesi or sono (con la maglia del Bienne), sarebbe un azzardo. Allora Hajdari? Qualcuno si ricorderà le tre reti di Shaqiri lo scorso anno a Cornaredo e la figuraccia del difensore centrale. Oltretutto arriva da un mese senza giocare e dallo scivolone di ieri sera nel quarto gol del Celje.
A centrocampo, con l’infortunio di Belhadj, il Crus non ha scelta (Kendoussi sarà disponibile solo in ottobre): Bislimi e Grgic dovranno giocare per forza, mentre in attacco Behrens e Koutsias sembrano lontani dalla forma migliore. Quasi nullo, finora, il loro apporto.
Questa la radiografia di una squadra che tra due giorni affronterà il Basilea.
Ci vuole un’împresa, per non dire un mezzo miracolo. Insomma, si salvi chi può!
Domenica a Cornaredo arriverà il Basilea, che mercoledì ne aveva rifilati quattro allo Young Boys.
D’accordo le sviste arbitrali di Cibelli (e del correo VAR), ma la sensazione è che i renani siano in forma e che atleticamente siano già piuttosto brillanti. L’opposto di ciò che sta capitando al Lugano, lento e stanco, oltre che demoralizzato.
Corci-Torti dovrà inventarsi un’altra volta la formazione, tra infortuni e qualche giocatore che non sembra in grado di poter dare il meglio.
La difesa è un rebus, a partire dal terzino destro. Con Brault-Guillard e Zanotti infortunati, toccherà ancora a Papadopoulos sulla fascia? Difficile, anche perché da quella parte graviterà lo scatenato Otele. E allora chi? Doumbia? Non sembra avere più il passo, nonostante il tanto impegno che ci mette.
A sinistra, per fortuna, dovrebbe tornare Marques, mentre in mezzo chi giocherà? El Wafi è l’antitesi dell’affidabilità, mentre Kelvin, che contro il Basilea giocò una grande finale di Coppa Svizzera tre mesi or sono (con la maglia del Bienne), sarebbe un azzardo. Allora Hajdari? Qualcuno si ricorderà le tre reti di Shaqiri lo scorso anno a Cornaredo e la figuraccia del difensore centrale. Oltretutto arriva da un mese senza giocare e dallo scivolone di ieri sera nel quarto gol del Celje.
A centrocampo, con l’infortunio di Belhadj, il Crus non ha scelta (Kendoussi sarà disponibile solo in ottobre): Bislimi e Grgic dovranno giocare per forza, mentre in attacco Behrens e Koutsias sembrano lontani dalla forma migliore. Quasi nullo, finora, il loro apporto.
Questa la radiografia di una squadra che tra due giorni affronterà il Basilea.
Ci vuole un’împresa, per non dire un mezzo miracolo. Insomma, si salvi chi può!
(IMMAGINE RSI)