HC LUGANO
"L'idolo è Nummelin, ma Furrer..."
Pubblicato il 09.08.2025 08:48
di Doriano Baserga
 
Un gradito ritorno, un ragazzo dei “nostri” che rimette la maglia del Lugano.
Brian Zanetti, nato sotto il segno dei pesci (15 marzo 2003), ha un fisico possente: 83 kg e 190 cm che vuole mettere a disposizione del suo Lugano.
Difensore, cresciuto nel vivaio bianconero, negli ultimi 4 anni ha giocato in Canada e nelle ultime due stagioni a Langnau.
Ma ora è contento di essere tornato a casa:
“Felicissimo di iniziare questa avventura a Lugano, nel club in cui sono nato”.
Si sente pronto mentalmente ma anche fisicamente:
“Ho trascorso quasi tutta l’estate a Macolin come sportivo militare, dove ho potuto usufruire di infrastrutture ideali per prepararmi  alla nuova stagione. Con me c’era anche Canonica. Assieme abbiamo legato molto e vogliamo far bene in questa stagione, che dev’essere quella del riscatto”.
Dopo l’esperienza in Canada, due anni or sono c’è stato il ritorno nel nostro campionato:
“Il mio obiettivo era poter fare esperienza con un club di serie A e Langnau in questa ottica è stata la scelta migliore. Paterlini mi ha dato tanto ghiaccio e fiducia, permettendomi di giocare in prima linea. Questo percorso ritengo sia stato molto importante per poter ora giocare nel Lugano”.
Credi che a Lugano sentirai maggior pressione?
“Non credo. Sono il primo che mi metto pressione e Paterlini era un allenatore molto esigente, per cui sono pronto anche al giudizio dei tifosi  bianconeri che so essere esigenti”.
Che tipo di difensore sei?
“Direi prevalentemente difensivo: preferisco essere molto attento al sistema difensivo ma non disdegno qualche folata offensiva cercando anche il gol.”
C’è anche la nazionale nei tuoi pensieri?
“Ora penso a far bene e impormi qui a Lugano, poi è chiaro che anche la maglia rossocrociata è un obiettivo a medio termine. Fischer ha molta fiducia nel mio sviluppo e Lugano può essere un punto importante per la mia carriera”.
Un tuo idolo o colui a cui ti sei ispirato come giocatore?
“Sono cresciuto nel vivaio bianconero e quindi dico Nummelin e Philippe Furrer. Al secondo ho rubato parecchi segreti. L’ho ammirato e studiato mentre crescevo nelle giovanili. Furrer è proprio il tipo di giocatore a cui mi ispiro nel mio gioco. Un esempio da seguire anche fuori dal ghiaccio.”
Con che numero di maglia giocherai?
“Indosserò il numero 9, un numero pesante per un difensore se pensiamo che l’ha indossato un certo Mats Waltin negli anni 90…”.
Eh già, proprio così. Insomma, il coraggio a questo ragazzo non manca. Sembra un buon inizio.
(Ticishot-Simone Andriani)