Non siamo mai stati grossi estimatori di Gigio Donnarumma: non perché non sia un buon portiere, ma per la sua mancanza di continuità. La sua carriera è infatti costellata prestazioni di grande spessore ed errori individuali pesantissimi, sia con il PSG che con la nazionale italiana. Lo avevamo visto esordire al Milan, ancora minorenne: una grande intuizione di Siniša Mihajlović, ai tempi allenatore dei rossoneri. Nonostante l'età acerba, e la conseguente inesperienza, il portierino si disimpegnava con buona padronanza dei fondamentali e, soprattutto, sapeva giocare bene coi piedi, essendo di quella nuova generazione di estremi difensori cresciuta con la mentalità di essere non solo guardiani della porta, ma vertice basso della costruzione dalle retrovie, la nuova frontiera del calcio di questi anni.
La storia è nota: il giocatore si mise nelle mani di Mino Raiola, il più abile procuratore della piazza, che riuscì, in prima battuta, a ottenere dal club rossonero un contratto piuttosto ricco, perlomeno considerando il ruolo e l'età del giocatore e poi, con abile strategia, lo portò a scadenza del contratto, per consentirgli di strappare un accordo sontuoso col PSG, ma senza che il Milan potesse, in alcun modo, ricavare un beneficio economico dalla sua partenza. Oggi è la normalità, tutto sommato; ma ai tempi, il fatto fu vissuto come un tradimento, perché il giocatore si era formato nel vivaio e aveva sempre professato di essere, prima di tutto, un tifoso milanista. I supporter rossoneri arrivarono a contestarlo sonoramente a San Siro, nonostante indossasse la maglia della nazionale, episodio che provocò una dura polemica stampa, orchestrata ad arte dall'abilissimo Mino Raiola.
Dopo anni di contestazioni, col passare del tempo i rapporti con la tifoseria cacciavite si sono un po' (non del tutto) rasserenati, complice la vittoria italiana negli europei del 2020, che videro proprio il portiere tra i principali protagonisti e, soprattutto, dopo la recente finale di Champions, che ha visto i parigini seppellire l'Inter sotto un passivo record: in rete sono girati tantissimi meme scherzosi che invitavano, appunto, a fare la pace con Gigio. Una stagione, per lui, da record: a parte il Mondiale per club, perso a finale abbastanza a sorpresa con il Chelsea, i parigini hanno vinto tutto, soprattutto la Champions, inseguita da lustri e con investimenti record.
Tutto a posto? Mica tanto. Il giocatore è in scadenza di contratto a giugno del prossimo anno. E la distanza tra domanda e offerta sembrerebbe essere importante. Mino Raiola, come noto, non è più tra noi; tuttavia, la tattica sembra essere la stessa. La notizia è che Donnarumma, a Parigi, avrebbe disertato il primo allenamento: primo atto, probabilmente, di un lungo e duro confronto. Affaire à suivre, dunque.
La storia è nota: il giocatore si mise nelle mani di Mino Raiola, il più abile procuratore della piazza, che riuscì, in prima battuta, a ottenere dal club rossonero un contratto piuttosto ricco, perlomeno considerando il ruolo e l'età del giocatore e poi, con abile strategia, lo portò a scadenza del contratto, per consentirgli di strappare un accordo sontuoso col PSG, ma senza che il Milan potesse, in alcun modo, ricavare un beneficio economico dalla sua partenza. Oggi è la normalità, tutto sommato; ma ai tempi, il fatto fu vissuto come un tradimento, perché il giocatore si era formato nel vivaio e aveva sempre professato di essere, prima di tutto, un tifoso milanista. I supporter rossoneri arrivarono a contestarlo sonoramente a San Siro, nonostante indossasse la maglia della nazionale, episodio che provocò una dura polemica stampa, orchestrata ad arte dall'abilissimo Mino Raiola.
Dopo anni di contestazioni, col passare del tempo i rapporti con la tifoseria cacciavite si sono un po' (non del tutto) rasserenati, complice la vittoria italiana negli europei del 2020, che videro proprio il portiere tra i principali protagonisti e, soprattutto, dopo la recente finale di Champions, che ha visto i parigini seppellire l'Inter sotto un passivo record: in rete sono girati tantissimi meme scherzosi che invitavano, appunto, a fare la pace con Gigio. Una stagione, per lui, da record: a parte il Mondiale per club, perso a finale abbastanza a sorpresa con il Chelsea, i parigini hanno vinto tutto, soprattutto la Champions, inseguita da lustri e con investimenti record.
Tutto a posto? Mica tanto. Il giocatore è in scadenza di contratto a giugno del prossimo anno. E la distanza tra domanda e offerta sembrerebbe essere importante. Mino Raiola, come noto, non è più tra noi; tuttavia, la tattica sembra essere la stessa. La notizia è che Donnarumma, a Parigi, avrebbe disertato il primo allenamento: primo atto, probabilmente, di un lungo e duro confronto. Affaire à suivre, dunque.