Mattia Croci-Torti ha chiuso il suo profilo Instagram. Lo ha confidato oggi durante la conferenza stampa post-vittoria con il Basilea.
Il motivo? Le minacce ricevute. Sì, proprio quelle minacce che in settimana avevano scosso anche la famiglia Steffen. Addirittura il figlio del Renato nazionale aveva ricevuto degli “avvertimenti”.
Cose da non credere. Soprattutto dalle nostre parti.
Il Crus, che non nasconde nulla, alla domanda ha risposto: “Sì, è vero, ho preferito chiuderlo. Il motivo? Le minacce”.
Poi si alza, abbozza una smorfia e lascia la conferenza stampa.
Era l’ultima domanda, ma la risposta lascia il segno.
Ma chi può aver minacciato il tecnico del Lugano?
Facile: quasi la totalità, per non dire la totalità delle minacce, arrivano dall’estero. Da nomi sconosciuti, forse anche fasulli. Si tratta di scommettitori, gente arrabbiata per gli ultimi risultati del Lugano, che magari hanno fatto perdere loro dei soldi.
E allora queste persone riversano il loro odio e la loro frustrazione sui protagonisti e le loro famiglie. Senza pensare al danno che possono creare.
Ma qui il problema è molto più profondo e concerne l’eccessiva libertà, per non parlare di impunità, di cui gode questa gentaglia.
Chissà se un giorno, qualcuno arriverà a regolare i vari social?
Per il momento, non si può far altro che chiuderli. Per buona pace di tutti.
Il motivo? Le minacce ricevute. Sì, proprio quelle minacce che in settimana avevano scosso anche la famiglia Steffen. Addirittura il figlio del Renato nazionale aveva ricevuto degli “avvertimenti”.
Cose da non credere. Soprattutto dalle nostre parti.
Il Crus, che non nasconde nulla, alla domanda ha risposto: “Sì, è vero, ho preferito chiuderlo. Il motivo? Le minacce”.
Poi si alza, abbozza una smorfia e lascia la conferenza stampa.
Era l’ultima domanda, ma la risposta lascia il segno.
Ma chi può aver minacciato il tecnico del Lugano?
Facile: quasi la totalità, per non dire la totalità delle minacce, arrivano dall’estero. Da nomi sconosciuti, forse anche fasulli. Si tratta di scommettitori, gente arrabbiata per gli ultimi risultati del Lugano, che magari hanno fatto perdere loro dei soldi.
E allora queste persone riversano il loro odio e la loro frustrazione sui protagonisti e le loro famiglie. Senza pensare al danno che possono creare.
Ma qui il problema è molto più profondo e concerne l’eccessiva libertà, per non parlare di impunità, di cui gode questa gentaglia.
Chissà se un giorno, qualcuno arriverà a regolare i vari social?
Per il momento, non si può far altro che chiuderli. Per buona pace di tutti.