Con l’Aarau si recupera dunque dal primo minuto: ma non è questo il punto. Il Bellinzona che avevamo visto al Brügglifeld era ancora in fase di costruzione, quello che si batterà con gli argoviesi domani sera è la squadra che è riuscita a portarsi a casa un punto dalla Pontaise. Dopo l'incolore prestazione con lo Xamax la reazione c’è dunque stata e questo è senza dubbio positivo.
Affrontare di nuovo l’Aarau significa comunque che si avrà di fronte un avversario ringalluzzito dalle due vittorie ottenute contro Wil e Neuchâtel Xamax che hanno permesso agli uomini di Brunello Iacopetta di portarsi a quota 6 a una lunghezza dal Vaduz (7 punti) che però ha giocato una partita in più.
Partita che per l‘Aarau stesso e il Bellinzona (penultimo con 1 punto come l‘Etoile Carouge, ma con una gara in meno) è molto importante. I padroni di casa puntano a occupare il primo posto in classifica, i granata sperano - a prescindere dalla gara interrotta nella prima giornata sul 3-1 - nella buona sorte, visto che su suolo argoviese di buoni risultati ne hanno già raccolti.
Ne parliamo con Aris Sörensen.
’’Quando ci siamo presentati, alla prima giornata di campionato, noi eravamo un cantiere aperto, eravamo ancora nella fase di preparazione. In queste settimane abbiamo lavorato forte, fisicamente stiamo bene. É vero che non siamo ancora al top, però siamo a buon punto. Puntiamo a giocare una buona partita".
La reazione avuta contro lo Stade Lausanne è di buon auspicio:
"Rispetto alla gara con lo Xamax ci abbiamo messo molta più grinta, molto più cuore. Facendo valere i nostri ’attributi’ ci siamo portati a casa un punto che reputo sia meritato".
Il Bellinzona è molto cambiato rispetto a un anno fa (ricordiamo che Aris si era infortunato nella partita con l’Etoile). Cosa puoi dirci dello spogliatoio?
"Direi che è compatto, cominciamo a conoscerci meglio anche sul campo. Questo aiuta senz’altro a offrire prestazioni sempre più migliori”.
Un anno di assenza dai terreni da gioco, era importante per te uscire, se così possiamo dire, dal tunnel. Non deve essere stato facile!
"Ho sempre avuto fiducia nei miei mezzi, questo mi è stato di grande aiuto. La situazione era in effetti diventata complicata, dopo l’ultimo infortunio non era scontato che riuscissi a rientrare già alla prima giornata. Mi reputo fortunato, sia perché ho lavorato bene, sia perché il Bellinzona mi ha fatto un nuovo contratto ».
Come va con Benavente e Ibarra?
"Come ho precisato prima, lavoriamo bene cercando di prepararci al meglio a ogni partita. Manuel conosce la Challenge League, sa che è un campionato difficile, che non serve solo il gioco ma anche una certa compattezza difensiva ».
Mercoledì ad Aarau e sabato una gara di coppa da interpretare come una passeggiata a Nebikon, formazione di Quarta Lega…
"Beh, speriamo di renderla per davvero una passeggiata… (si ride)".
Affrontare di nuovo l’Aarau significa comunque che si avrà di fronte un avversario ringalluzzito dalle due vittorie ottenute contro Wil e Neuchâtel Xamax che hanno permesso agli uomini di Brunello Iacopetta di portarsi a quota 6 a una lunghezza dal Vaduz (7 punti) che però ha giocato una partita in più.
Partita che per l‘Aarau stesso e il Bellinzona (penultimo con 1 punto come l‘Etoile Carouge, ma con una gara in meno) è molto importante. I padroni di casa puntano a occupare il primo posto in classifica, i granata sperano - a prescindere dalla gara interrotta nella prima giornata sul 3-1 - nella buona sorte, visto che su suolo argoviese di buoni risultati ne hanno già raccolti.
Ne parliamo con Aris Sörensen.
’’Quando ci siamo presentati, alla prima giornata di campionato, noi eravamo un cantiere aperto, eravamo ancora nella fase di preparazione. In queste settimane abbiamo lavorato forte, fisicamente stiamo bene. É vero che non siamo ancora al top, però siamo a buon punto. Puntiamo a giocare una buona partita".
La reazione avuta contro lo Stade Lausanne è di buon auspicio:
"Rispetto alla gara con lo Xamax ci abbiamo messo molta più grinta, molto più cuore. Facendo valere i nostri ’attributi’ ci siamo portati a casa un punto che reputo sia meritato".
Il Bellinzona è molto cambiato rispetto a un anno fa (ricordiamo che Aris si era infortunato nella partita con l’Etoile). Cosa puoi dirci dello spogliatoio?
"Direi che è compatto, cominciamo a conoscerci meglio anche sul campo. Questo aiuta senz’altro a offrire prestazioni sempre più migliori”.
Un anno di assenza dai terreni da gioco, era importante per te uscire, se così possiamo dire, dal tunnel. Non deve essere stato facile!
"Ho sempre avuto fiducia nei miei mezzi, questo mi è stato di grande aiuto. La situazione era in effetti diventata complicata, dopo l’ultimo infortunio non era scontato che riuscissi a rientrare già alla prima giornata. Mi reputo fortunato, sia perché ho lavorato bene, sia perché il Bellinzona mi ha fatto un nuovo contratto ».
Come va con Benavente e Ibarra?
"Come ho precisato prima, lavoriamo bene cercando di prepararci al meglio a ogni partita. Manuel conosce la Challenge League, sa che è un campionato difficile, che non serve solo il gioco ma anche una certa compattezza difensiva ».
Mercoledì ad Aarau e sabato una gara di coppa da interpretare come una passeggiata a Nebikon, formazione di Quarta Lega…
"Beh, speriamo di renderla per davvero una passeggiata… (si ride)".
(Foto ENLA)