Anche oltreconfine, il prossimo fine settimana sarà dedicato alla coppa nazionale. E se sarà normale, tutto sommato, vedere in campo il Como (contro il Südtirol, nel tardo pomeriggio di sabato 16, al Sinigaglia), non sarà lo stesso per il Milan. I milanesi, infatti, reduci da una stagione tribolata, dovranno guadagnarsi il passaggio al turno successivo della competizione a San Siro, contro il Bari. Partita agevole, sulla carta, ma resa insidiosa dal periodo e da un avversario che arriverà a San Siro con grandi motivazioni, come dal fatto che quello rossonero è ancora un cantiere aperto.
In attesa che il campo parli, a casa Milan si continua a lavorare. Negli ultimi giorni, dopo la cessione abbastanza a sorpresa di Thiaw, vista l'offerta irrinunciabile del Newcastle, dal Genoa è arrivato Koni De Winter. Nonostante manchi l'ufficialità, l'accordo tra Milan e Genoa dovrebbe essere cosa fatta, col giocatore atteso a Milano per le visite mediche di rito. In difesa, c'è poi in arrivo Athekame. Anche in questo caso, è praticamente tutto fatto, e allo Young Boys dovrebbero andare una decina di milioni circa. Quindi cosa manca? A nostro parere, un altro centrale di difesa di spessore, oltre (ovviamente) a una punta.
Si parla, per questo ruolo, di Rasmus Winther Højlund, ex Atalanta, oggi esubero di lusso dello United. La trattativa prosegue, sarebbe basta su un prestito oneroso, al netto di alcuni disturbi social: Mark Goldbridge, noto youtuber inglese, ha definito il Milan "un Mc Donald's" contrapposto allo Utd "ristorante stellato". Per molti, a dire il vero, il club inglese, oggi, può essere al massimo una catena concorrente: ma va bene lo stesso, siamo in agosto. Nella realtà, la trattativa su un prestito oneroso senza obbligo di riscatto. Tuttavia, c'è da convincere il giocatore, al quale non va bene non poter avere la vetrina europea, e preferirebbe giocarsi le sue carte in Inghilterra, nonostante la forte concorrenza.
C'è poi tutto il fronte cessioni, con Musah il quale, per un'offerta importante, potrebbe partire. Stesso dicasi per Chukwueze e Okafor. In mezzo al campo, il Milan funzionerà? Siamo tra i pochi (perlomeno rispetto ai colleghi della vicina Penisola) ad aver visto Ardon Jashari giocare dal vivo, quand'era a Lucerna, e ne abbiamo un ottimo ricordo. In Belgio, è senz'altro cresciuto: ma l'eredità di Tijani Reijnders sarà senz'altro pesantissima, al netto del fatto che le Jupiter League non è un torneo dal tasso tecnico e atletico particolarmente elevato. C'è anche il precedente di Charles De Ketelaere (medesima provenienza) a non lasciare del tutto tranquillo il popolo rossonero. Tuttavia, la presenza, al suo fianco, di un totem come Luka Modrić, gli sarà senz'altro di supporto. Domenica sera, comunque, saremo a San Siro, e potremo già iniziare a vedere qualche cosa, anche se bisognerà ancora aspettare qualche settimana per avere le idee più chiare.
In attesa che il campo parli, a casa Milan si continua a lavorare. Negli ultimi giorni, dopo la cessione abbastanza a sorpresa di Thiaw, vista l'offerta irrinunciabile del Newcastle, dal Genoa è arrivato Koni De Winter. Nonostante manchi l'ufficialità, l'accordo tra Milan e Genoa dovrebbe essere cosa fatta, col giocatore atteso a Milano per le visite mediche di rito. In difesa, c'è poi in arrivo Athekame. Anche in questo caso, è praticamente tutto fatto, e allo Young Boys dovrebbero andare una decina di milioni circa. Quindi cosa manca? A nostro parere, un altro centrale di difesa di spessore, oltre (ovviamente) a una punta.
Si parla, per questo ruolo, di Rasmus Winther Højlund, ex Atalanta, oggi esubero di lusso dello United. La trattativa prosegue, sarebbe basta su un prestito oneroso, al netto di alcuni disturbi social: Mark Goldbridge, noto youtuber inglese, ha definito il Milan "un Mc Donald's" contrapposto allo Utd "ristorante stellato". Per molti, a dire il vero, il club inglese, oggi, può essere al massimo una catena concorrente: ma va bene lo stesso, siamo in agosto. Nella realtà, la trattativa su un prestito oneroso senza obbligo di riscatto. Tuttavia, c'è da convincere il giocatore, al quale non va bene non poter avere la vetrina europea, e preferirebbe giocarsi le sue carte in Inghilterra, nonostante la forte concorrenza.
C'è poi tutto il fronte cessioni, con Musah il quale, per un'offerta importante, potrebbe partire. Stesso dicasi per Chukwueze e Okafor. In mezzo al campo, il Milan funzionerà? Siamo tra i pochi (perlomeno rispetto ai colleghi della vicina Penisola) ad aver visto Ardon Jashari giocare dal vivo, quand'era a Lucerna, e ne abbiamo un ottimo ricordo. In Belgio, è senz'altro cresciuto: ma l'eredità di Tijani Reijnders sarà senz'altro pesantissima, al netto del fatto che le Jupiter League non è un torneo dal tasso tecnico e atletico particolarmente elevato. C'è anche il precedente di Charles De Ketelaere (medesima provenienza) a non lasciare del tutto tranquillo il popolo rossonero. Tuttavia, la presenza, al suo fianco, di un totem come Luka Modrić, gli sarà senz'altro di supporto. Domenica sera, comunque, saremo a San Siro, e potremo già iniziare a vedere qualche cosa, anche se bisognerà ancora aspettare qualche settimana per avere le idee più chiare.