Non è bastato ripartire dal primo minuto per cambiare l’esito della sfida con l’Aarau al Brügglifeld: i granata escono sconfitti anche nella ripetizione della partita, stavolta per un rigore trasformato da Fazliu.
Un’uscita fuori tempo di Osigwe, che travolge un avversario, condanna il Bellinzona. Rigore che l’arbitro Prskalo vede e fischia, nonostante le proteste dell’ex portiere del Lugano.
Peccato, perché gli argoviesi non sono sembrati nella loro miglior serata: tanti errori, ritmi bassi e poca pericolosità offensiva. Si poteva tornare dal canton Argovia con almeno un punto.
I granata, però, nel primo tempo, sono stati troppo timidi: lenta circolazione della palla e un atteggiamento attendista che non hanno mai impensierito i padroni di casi.
La partita è cambiata un po’ nella ripresa, dopo il rigore di Fazliu: i granata hanno osato qualcosa di più e in almeno tre circostanze sono andati vicino al pareggio. Vogt, Chouik e Ajate hanno avuto l’occasione sul piede e soprattutto l’ex attaccante dello Stade Nyonnais, nei minuti di recuperi, ha trovato le gambe di Hübel da due passi.
Cosa dire? Che si torna a casa con la sensazione di aver buttato via una grossa occasione.
I granata sembrano in crescita, anche dal punto di vista fisico, mentre l’Aarau non è certo quello spauracchio che può pensare di vincere il campionato a mani bassi. Anzi.
Tre partite e un punto finora per i granata in Challenge League: ora bisogna pensare alla Coppa svizzera. La partita di sabato non dovrebbe comunque regalare problemi, contro la squadra di Quarta Lega del Nebikon (Canton Lucerna).
Ultima annotazione: anche stasera al Brügglifeld, è stato Xavi Andres Ibarra a dirigere la squadra da bordocampo. Benavente è quasi sempre rimasto dietro, nelle retrovie. Anche se è lui, almeno per il momento, l’allenatore dell’AC Bellinzona.  

(Foto Filippo Zanovello)