A Udine si è disputata la
finale della Supercoppa europea. E prima dell'inizio della partita,
l'Uefa ha deciso di esporre uno striscione gigante, senza fare
nessuna menzione, su cui c'era scritto: “Smettete di uccidere i
bambini, smettete di uccidere i civili”. Una presa di posizione
netta? Forse. Nel cerimoniale di premiazione hanno poi preso parte
due bambini rifugiati, e provenienti da Gaza: Tala e Mohamed. L'Uefa
è stata al centro di una polemica innescata da Salah e da Lineker.
L'Uefa aveva reso omaggio al Pelè palestinese Suleiman al-OBeid
morto prematuramente (aveva 41 anni ed era padre di cinque figli;
aveva giocato oltre 24 partite internazionali, e segnato oltre 100
gol nella sua carriera). Secondo la Federcalcio palestinese sarebbe
stato ucciso mentre attendeva la distribuzione di aiuti nella
Striscia di Gaza. A Salah questo ricordo generico è sembrato,
eufemisticamente, molto diplomatico e sui social aveva scritto: “Si
può dire come è morto, dove e perché?”. Ora è arrivato
questo striscione, il riferimento non è specifico, ma come diceva un
politico italiano: a pensare male si fa peccato, ma spesso si
indovina.
CALCIO INTERNAZIONALE

“Smettete di uccidere i bambini, smettete di uccidere i civili”