Croci-Torti è carico a fine partita ai microfoni della RSI.
Dopo la vittoria con il Basilea, il tecnico del Lugano cercava una conferma questa sera: e l’ha avuta.
Il suo Lugano si è imposto anche a Celje per 4 a 2.
Certo, è stata una partita particolare, con il 5 a 0 dell’andata che ha indubbiamente influenzato la gara degli sloveni, che però, fino ai cambi (attorno al minuto 70), hanno fatto partita vera.
Il Lugano ha dilagato nel finale, con un atteggiamento che è piaciuto, nonostante l’impossibilità di ribaltare il risultato.
Il Crus ne è cosciente:
“Avevo chiesto ai ragazzi di vincere la partita: volevo una conferma dopo il successo di domenica. Volevamo far vedere che siamo una squadra che quest’anno vuol vincere qualcosa”.
Felice? Sì, ma a metà.
“Non possiamo essere completamente contenti, perché ci sarebbe piaciuto andare avanti in Europa. Però sono consapevole che questi ragazzi, sul 2 a 1, hanno saputo e voluto reagire, andando a vincere la partita. Dando un altro segnale importante”.
Ora c’è la Coppa svizzera a Cham:
“Dobbiamo prepararci a quello che succederà tra tre giorni. Poi potremo allenarci bene e giocare una volta a settimana. E come detto, andare a vincere qualcosa di importante”.
Si torna sul 5 a 0 dell’andata:
“Ci mancavano tanti giocatori giovedi scorso, e quando siamo al completo siamo una buona squadra”.
Ci sono aspetti negativi? Forse le prestazioni di Kelvin e Parsemain?
“Kelvin è stato sfortunato: dopo 25 minuti ha avuto un problema alla caviglia ma non ha voluto mollare. Parsemain ha faticato un po’, ma anche perché dovevamo migliorare qualcosa a livello di pressing. Le cose sono andate meglio nella ripresa. Un applauso, comunque, a chi è entrato: non era facile farlo con la testa giusta”.
Domenica è vicina:
“Sì, è vero, ma dopo quello che abbiamo fatto in questi giorni non dobbiamo temere la stanchezza. Dobbiamo cercare di mettere sotto il Cham dal primo minuto, però con grande umiltà. Dobbiamo essere aggressivi ma umili. Non sarà una partita facile”.
Dopo la vittoria con il Basilea, il tecnico del Lugano cercava una conferma questa sera: e l’ha avuta.
Il suo Lugano si è imposto anche a Celje per 4 a 2.
Certo, è stata una partita particolare, con il 5 a 0 dell’andata che ha indubbiamente influenzato la gara degli sloveni, che però, fino ai cambi (attorno al minuto 70), hanno fatto partita vera.
Il Lugano ha dilagato nel finale, con un atteggiamento che è piaciuto, nonostante l’impossibilità di ribaltare il risultato.
Il Crus ne è cosciente:
“Avevo chiesto ai ragazzi di vincere la partita: volevo una conferma dopo il successo di domenica. Volevamo far vedere che siamo una squadra che quest’anno vuol vincere qualcosa”.
Felice? Sì, ma a metà.
“Non possiamo essere completamente contenti, perché ci sarebbe piaciuto andare avanti in Europa. Però sono consapevole che questi ragazzi, sul 2 a 1, hanno saputo e voluto reagire, andando a vincere la partita. Dando un altro segnale importante”.
Ora c’è la Coppa svizzera a Cham:
“Dobbiamo prepararci a quello che succederà tra tre giorni. Poi potremo allenarci bene e giocare una volta a settimana. E come detto, andare a vincere qualcosa di importante”.
Si torna sul 5 a 0 dell’andata:
“Ci mancavano tanti giocatori giovedi scorso, e quando siamo al completo siamo una buona squadra”.
Ci sono aspetti negativi? Forse le prestazioni di Kelvin e Parsemain?
“Kelvin è stato sfortunato: dopo 25 minuti ha avuto un problema alla caviglia ma non ha voluto mollare. Parsemain ha faticato un po’, ma anche perché dovevamo migliorare qualcosa a livello di pressing. Le cose sono andate meglio nella ripresa. Un applauso, comunque, a chi è entrato: non era facile farlo con la testa giusta”.
Domenica è vicina:
“Sì, è vero, ma dopo quello che abbiamo fatto in questi giorni non dobbiamo temere la stanchezza. Dobbiamo cercare di mettere sotto il Cham dal primo minuto, però con grande umiltà. Dobbiamo essere aggressivi ma umili. Non sarà una partita facile”.