Una vittoria platonica, dal punto di vista della qualificazione. Tuttavia, il calcio è fatto di testa, e questa serata potrebbe aiutare il Lugano a ritrovare la strada perduta. Era importante dare continuità alla vittoria di domenica a Cornaredo contro il Basilea, e la missione, da questo punto di vista, può dirsi compiuta. Poi, certo, ci sono anche delle note meno positive, viste le prestazioni quantomeno interlocutorie di alcune seconde linee. Tuttavia, la partita di Steffen, di un ritrovato Mahou (al quale auguriamo di aver finalmente risolto i problemi fisici, e di trovare quindi continuità d'impiego), del nuovo arrivato Philström, di Bislimi il quale, da subentrato, ha aumentato il tasso di qualità dei suoi, fanno ben sperare. I bianconeri sono ora attesi dall'insidiosa sfida di Coppa svizzera a Cham; tuttavia, ci andranno con una consapevolezza differente da quella della settimana scorsa. Dopodiché, il week end successivo non giocheranno in campionato per gli impegni europei del Losanna: un'ottima occasione per allenarsi e, magari, recuperare qualche infortunato.
7 gol fatti in 2 partite: un buon bottino e, forse, per quanto riguarda l'Europa, il rimpianto di quella clamorosa imbarcata di Thun della scorsa settimana, che ha compromesso irrimediabilmente tutto quanto. Al netto del fatto che gli sloveni hanno giocato con la testa di chi partiva da 5 gol di vantaggio, la sensazione è stata che, forse, in una condizione differente, ci si poteva giocare qualcosa d'altro anche se, col senno di poi, il primo gol di Behrens annullato in Romania col Cluj è stata la vera sliding door del Lugano in questa sfortunata campagna europea. Per finire, una riflessione. Veder giocare, nelle file degli sloveni, due elementi come Sturm (tra l'altro attaccante del Mendrisio con Mattia Croci-Torti allenatore) e Kovacević, contrapposti a Duville-Parsemain, nello stesso ruolo e con valori di mercato simili, qualche domanda sugli scout dei bianconeri ce l'ha fatta venire. Comunque, i conti si faranno più avanti: ora, la testa va messa sulla partita di coppa, una sfida secca da non sbagliare, per nessun motivo.
7 gol fatti in 2 partite: un buon bottino e, forse, per quanto riguarda l'Europa, il rimpianto di quella clamorosa imbarcata di Thun della scorsa settimana, che ha compromesso irrimediabilmente tutto quanto. Al netto del fatto che gli sloveni hanno giocato con la testa di chi partiva da 5 gol di vantaggio, la sensazione è stata che, forse, in una condizione differente, ci si poteva giocare qualcosa d'altro anche se, col senno di poi, il primo gol di Behrens annullato in Romania col Cluj è stata la vera sliding door del Lugano in questa sfortunata campagna europea. Per finire, una riflessione. Veder giocare, nelle file degli sloveni, due elementi come Sturm (tra l'altro attaccante del Mendrisio con Mattia Croci-Torti allenatore) e Kovacević, contrapposti a Duville-Parsemain, nello stesso ruolo e con valori di mercato simili, qualche domanda sugli scout dei bianconeri ce l'ha fatta venire. Comunque, i conti si faranno più avanti: ora, la testa va messa sulla partita di coppa, una sfida secca da non sbagliare, per nessun motivo.
(IMMAGINI RSI)