FC LUGANO
Il Crus ha un mese di tempo
Pubblicato il 17.08.2025 18:48
di L.S.
Croci-Torti parla chiaro e tondo: questa volta, il tecnico del Lugano, non si assume le responsabilità della sconfitta. O perlomeno, le condivide con i suoi giocatori. E lo fa, con estrema eleganza.
Nelle sue parole c’è rabbia frammista a frustrazione. Quando dice che “abbiamo smesso di giocare”, che “non si può difendere così” o che “le 8 partite in 24 giorni non possono essere un alibi”, il Crus, per una volta, getta la palla dall’altra parte. Nel campo dei suoi giocatori.
“Avremo tempo per lavorare e guardarci negli occhi”, ammonisce il tecnico del Lugano, che avrebbe forse una voglia matta di andare negli spogliatoi e dire in faccia ai suoi uomini tutto ciò che realmente pensa. Chissà, forse lo farà nei prossimi giorni.
Per ora, a parte una frase dura e diretta al cuore della squadra, quando parla di “atteggiamento ingiustificabile”, il tecnico bianconero cerca ancora un appiglio di positività per il futuro, ricordando l’illusorio inizio di partita o le vittorie con Basilea e Celje. Che avevano illuso e che sembravano un viatico importante per uscire dalla crisi.
Ora si tornerà a discutere della posizione dell’allenatore, o forse no. Chissà.
Il CEO Martin Blaser, solo tre giorni or sono a Celje, aveva garantito che l’allenatore non è mai stato in discussione. Lo sarà adesso?
Croci-Torti, una settimana fa, dopo la vittoria con il Basilea, aveva serenamente ammesso che “se avessi perso questa partita, la mia posizione forse non sarebbe più così salda”.
E adesso?
La società, a meno di clamorosi colpi di scena, continuerà con il Crus, nella speranza che questo mese, in cui ci sarà soltanto una partita (in trasferta con l’YB), serva per ricomporre quel gruppo che fino alla fine del 2024 aveva regalato grandi soddisfazioni.
Sarà forse questa l’ultima vera chance per il tecnico, perché nonostante le rassicurazione della dirigenza, nessuno è al riparo in eterno.
(Foto MP)