È la magia della Coppa, è
la forza del calcio, l'ultimo grande romanzo popolare rimasto, capace
di raccontare storie dalla trama impensabile. Era il minuto 93 e il
Lugano era riuscito a pareggiare. Il Cham aveva coltivato a lungo il
sogno di estromettere gli avversari favoriti e di categoria
superiore. Punizione sulla trequarti per i padroni di casa, difesa
ticinese che legge la situazione male, e non è una novità, il
pallone arriva sulla sinistra di Saipi. Sulla sfera si fionda Joel
Ris, 24 anni, è un esterno, ed esplode un sinistro che fulmina
l'incerto portiere bianconero. Ris di professione è un impiegato,
lavora in un ufficio a Emmen. È lui l'eroe di Coppa. Queste le sue
parole rilasciate al Blick: “Ho visto che poteva esserci
un rimbalzo. La palla è finita sui miei piedi. Mi sono detto: Lo
metto dentro”. E impartisce una grande lezione non solo di
sport: “Questo dimostra che bisogna sempre credere in sé
stessi. Solo lo sport può scrivere storie del genere”. Andare
oltre, avere la volontà di far diventare l'impossibile probabile,
perché come conferma il giocatore: “È sempre bello
sorprendere”. E via ai festeggiamenti ma solo fino a una certa
ora. Ris stamane alle 8 doveva già essere in ufficio, ma ha
risposto: “Penso che potrebbero essere le 8:30”. Perché
il dovere deve essere sempre superiore al piacere. Così va il mondo.
Secondo Transfermarkt il suo cartellino varrebbe poco più di
100mila franchi. Ma è notorio: Non è mica da questi particolati.
Che si giudica un giocatore.
FC LUGANO

Impiegato d'ufficio elimina il Lugano