Sembrava sul punto di
partenza, sono arrivate delle offerte. Ma Yann Sommer rimane a
Milano. L'annata dell'Inter è stata deludente, nessun titolo
conquistato. Ma le sue prestazione sono state di livello, sia in
campionato che in coppa. È uno dei finalisti del trofeo Yashin 2025,
che verrà assegnato prossimamente, e che designa il miglior
portiere. E anche con Chivu le gerarchie non sono cambiate, è lui il
titolare della porta, i compagni gli riconoscono doti da autentico
leader, e la capacità di dirigere la difesa con autorevolezza. La
Serie A sta per cominciare. E Sommer sul suo profilo Instagram, che
raggiunge quasi 2 milioni di follower, ha pubblicato una sua foto,
mentre tiene stretto, ma anche con delicatezza, tra i suoi guantoni il
nuovo pallone. E ritorna alla sua infanzia, la memoria va indietro
nel tempo: “Il primo pallone con cui ho giocato mi pare fosse un
regalo dei miei genitori, avevo 5-6 anni”. E continua: “Ero
sempre fuori casa per giocare con gli amici. Mi esercitavo a
imparare i movimenti classici del giocatore e poi quelli del
portiere”. Conclude lasciandoci andare alla nostalgia: “Ricordo
benissimo il profumo dell'erba quando ero piccolo”. Perché la
forza di un calciatore è quella di sentirsi ancora un ragazzino, hai
ragione Yann.
CALCIO

Il ricordo del suo primo pallone