E così, Germano Vailati, torna in
Ticino. Nella sua Lugano, dove aveva mosso i primi passi da ragazzo, prima di
continuare la carriera a Sion, San Gallo e Basilea, club in cui ha iniziato la
professione di allenatore dei portieri.
Ora, a 44 anni, torna a Lugano, come responsabile dei portieri della prima squadra bianconera..
Lo fa al posto di Riccardo Di Benedetto, dirottato nell’Academy.
Viene invece esonerato Andrea Aletti, uno degli assistenti di Mattia Croci-Torti.
Senza troppe spiegazioni, ma soltanto con la speranza di dare allo staff tecnico nuova freschezza ed energia.
È interessante ricordare come due anni or sono, proprio Germano Vailati, a Fuorigioco, parlò di Saipi e disse queste parole (poi riprese dal Cdt):
“È un portiere interessante, perché ha altezza e fisicità, ma mi sembra un po' lento, forse un po’ appesantito anche da qualche infortunio. Fa delle buone parate ma ogni tanto compie delle incertezze che possono costare caro. Se il Lugano vorrà fare un passo avanti dovrà assolutamente migliorare anche il portiere, lavorando sulle sue lacune. Soltanto così potrà trovare più fiducia e diventare un portiere migliore. Sono sicuro che con il suo preparatore Di Benedetto, che lavora bene, saprà crescere ancora”.
Due anni dopo, è evidente come Saipi non sia riuscito a lavorare sulle proprie lacune e che a pagare, per questo, è stato il suo preparatore Di Benedetto.
Ora ci prova Vailati, che dopo quelle parole, ora deve dimostrare con i fatti di saper fare meglio del suo predecessore.
Intanto a Lugano si aspetta sempre l’arrivo di un portiere che possa fare concorrenza a Saipi: e perché no, prendergli il posto.
Ci sono ancora 15 giorni di mercato: è probabile che con Vailati, arrivi anche un altro portiere. Forse, sponsorizzato proprio dal nuovo preparatore.
Ora, a 44 anni, torna a Lugano, come responsabile dei portieri della prima squadra bianconera..
Lo fa al posto di Riccardo Di Benedetto, dirottato nell’Academy.
Viene invece esonerato Andrea Aletti, uno degli assistenti di Mattia Croci-Torti.
Senza troppe spiegazioni, ma soltanto con la speranza di dare allo staff tecnico nuova freschezza ed energia.
È interessante ricordare come due anni or sono, proprio Germano Vailati, a Fuorigioco, parlò di Saipi e disse queste parole (poi riprese dal Cdt):
“È un portiere interessante, perché ha altezza e fisicità, ma mi sembra un po' lento, forse un po’ appesantito anche da qualche infortunio. Fa delle buone parate ma ogni tanto compie delle incertezze che possono costare caro. Se il Lugano vorrà fare un passo avanti dovrà assolutamente migliorare anche il portiere, lavorando sulle sue lacune. Soltanto così potrà trovare più fiducia e diventare un portiere migliore. Sono sicuro che con il suo preparatore Di Benedetto, che lavora bene, saprà crescere ancora”.
Due anni dopo, è evidente come Saipi non sia riuscito a lavorare sulle proprie lacune e che a pagare, per questo, è stato il suo preparatore Di Benedetto.
Ora ci prova Vailati, che dopo quelle parole, ora deve dimostrare con i fatti di saper fare meglio del suo predecessore.
Intanto a Lugano si aspetta sempre l’arrivo di un portiere che possa fare concorrenza a Saipi: e perché no, prendergli il posto.
Ci sono ancora 15 giorni di mercato: è probabile che con Vailati, arrivi anche un altro portiere. Forse, sponsorizzato proprio dal nuovo preparatore.