CALCIO INTERNAZIONALE
Il lungo addio di Donnarumma
Pubblicato il 23.08.2025 07:09
di A. L.
Il Psg fino a qualche mese fa era considerato uno squadrone quasi imbattibile, capace di seppellire di reti gli avversari, La Ligue 1 è cominciata, i parigini hanno iniziato con due striminziti successi per 1 a 0. In occasione della seconda giornata, i campioni d'Europa hanno celebrato davanti al proprio pubblico i trofei conseguiti nella passata stagione. Il parossismo sentimentale è arrivato quando sul terreno è arrivato Donnarumma. Vestito seguendo la moda giovanile, l'italiano si è commosso. Una furtiva “lagrima” è spuntata negli occhi e ha rigato il volto. Il distacco e l'addio possono essere insopportabili. La separazione che recide il legame che si sentiva indissolubile. L'immaginario collettivo rimanda la figura dei calciatori come dei guerrieri. Delle icone che rappresentano se stessi: forti e sicuri. Strapagati e felici. Invece possono mostrarsi davanti alla platea come umani, anche loro possono farsi travolgere dalle emozioni. Le lacrime i tifosi le vogliono, è una pretesa morale. Altro che lieve commozione, non sarebbe identitaria e non rispetterebbe l'attaccamento alla maglia e ai colori. E il popolo del Psg, specie quello della curva, lo ha celebrato, dicendogli che non lo dimenticherà. La Coppa dalle grandi orecchie, costata solo qualche spicciolo, è giunta in Francia grazie anche alle sue prodigiose parata. Ma le vie del calcio sono lastricate di decisioni spesso inverosimili, è uno dei più forti portieri al mondo (ha solo 26 anni) è senza squadra. Il Psg lo ha messo fuori dalla porta. Che farà? La destinazione più probabile pare essere la Premier.