Martin Blaser, si sa, è uomo molto competente anche di calcio giocato. E pensiamo, quindi, che nella scelta di affiancare un nuovo preparatore dei portieri ad Amir Saipi ci sia, sicuramente, il suo assenso: e lo si è capito da come, ieri sera a Fuorigioco, abbia difeso questa opzione. Lo diciamo subito, a scanso di equivoci e con la certezza che molti non la penseranno come noi: questa opzione di concedere ancora tempo all'estremo difensore e di sostituire il preparatore dei portieri è stata, per noi, corretta. Riccardo Di Benedetto non è il responsabile del momento difficile del Lugano: ma ogni uomo di calcio sa che, in queste situazioni, a pagare è l'allenatore. E, da anni, quello del preparatore di chi gioca tra i pali è un ruolo a sé stante. A noi, per dire, tramandarono, in passato, la figura di William Negri, portiere del Mantova dei miracoli di Gibì Fabbri e dell'ultimo Bologna campione d'Italia (primi anni 60 del secolo scorso) il quale, proprio come preparatore dei numeri 1 virgiliani, scoprì e valorizzò Dino Zoff e diversi altri interpreti del ruolo.
Certo: in questo momento, a mercato aperto, si poteva anche provare a cercare un sostituto di Amir Saipi. Tuttavia, non va dimenticato quanto fatto sinora dall'estremo difensore bianconero il quale, tra i pali, in più di un'occasione, ha dimostrato in passato di avere ottimi numeri. Il numero 1 bianconero ha sicuramente dei limiti tecnici, per esempio nelle uscite che sono, va ricordato, il gesto tecnico più difficile per chi gioca in porta. Tuttavia, valeva la pena di dargli un'altra chance di crescita, e questa doveva per forza passare da un nuovo allenatore dei portieri. Amir Saipi dovrà dimostrare, quindi, di possedere soprattutto il carattere per fare il definitivo salto di qualità, migliorando là dov'è carente, e trovando le necessarie sicurezze. Germano Vailati può essere la persona giusta per vincere questa scommessa: al netto che, come fatto giustamente notare ieri in trasmissione, non ha esperienze di prima squadra, arriva in Ticino, a casa sua, sicuramente con delle grandi motivazioni, un po' come il Mattia Croci-Torti del 2021. Tuttavia, servirebbe, comunque, anche un numero 12 che possa fare le veci di Osigwe: esiste, per dire, un rischio teorico d'infortunio che, anche solo per un mero calcolo delle probabilità, non può non essere considerato.
Certo: in questo momento, a mercato aperto, si poteva anche provare a cercare un sostituto di Amir Saipi. Tuttavia, non va dimenticato quanto fatto sinora dall'estremo difensore bianconero il quale, tra i pali, in più di un'occasione, ha dimostrato in passato di avere ottimi numeri. Il numero 1 bianconero ha sicuramente dei limiti tecnici, per esempio nelle uscite che sono, va ricordato, il gesto tecnico più difficile per chi gioca in porta. Tuttavia, valeva la pena di dargli un'altra chance di crescita, e questa doveva per forza passare da un nuovo allenatore dei portieri. Amir Saipi dovrà dimostrare, quindi, di possedere soprattutto il carattere per fare il definitivo salto di qualità, migliorando là dov'è carente, e trovando le necessarie sicurezze. Germano Vailati può essere la persona giusta per vincere questa scommessa: al netto che, come fatto giustamente notare ieri in trasmissione, non ha esperienze di prima squadra, arriva in Ticino, a casa sua, sicuramente con delle grandi motivazioni, un po' come il Mattia Croci-Torti del 2021. Tuttavia, servirebbe, comunque, anche un numero 12 che possa fare le veci di Osigwe: esiste, per dire, un rischio teorico d'infortunio che, anche solo per un mero calcolo delle probabilità, non può non essere considerato.
(Foto Ticishot-Simone Andriani)