AC BELLINZONA
Lo sfogo di Manuel
Pubblicato il 26.08.2025 22:01
di L.S.
Manuel Benavente è un fiume in piena. Non ha bisogno di domande per tracimare, per lasciarsi andare in uno sfogo in piena regola.
La partita con l’Yverdon, ma soprattutto questo delicato inizio di stagione, gli hanno fatto salire l’adrenalina.
Ha voglia di togliersi qualche sassolino dalle scarpe e lo fa iniziando a parlare della negatività, che a suo dire, circonda l’ambiente granata. Anche per colpa della stampa:
“Nessuno che parla bene di noi, mai un complimento, mai una nota positiva. In due anni e mezzo che sono qui, ho sentito soltanto critiche da parte vostra. Non mi era mai capitato prima”.
Gli facciamo notare che i risultati, fino a stasera, con l’ultimo posto in classifica, non invitano certo all’utilizzo di lodi sperticate:
“Capisco, ma la stampa locale dovrebbe sostenere la propria squadra, soprattutto in un ambiente così piccolo. E invece leggo solo cose negative. Sono nel calcio da 28 anni, ho avuto esperienze in tanti paesi come Arabia o Iran, ma questa è la prima volta che mi succede”.
Poi si lascia andare a una risata e a un “ecco, adesso mi sono sfogato”.
Si può parlare della partita, del pareggio importante contro l’Yverdon:
“È tutto merito dei ragazzi che hanno voluto questo risultato. Credo che stasera abbiano dimostrato quanto ci tengano alla maglia del Bellinzona”.
Una squadra, quella di stasera, molto difensiva: poche frivolezze e tanta caparbietà, alla faccia del presunto spettacolo e a quel calcio spagnolo che fa pensare ad altre cose.
“Sì, ma il calcio spagnolo è anche una difesa a cinque e ripartenze: e poi nella vita si fa con quello che si ha. Anch’io vorrei guidare una Ferrari e un Lamborghini, ma non posso farlo. Credo che i ragazzi hanno interpretato benissimo la gara e abbiamo fatto ciò che potevamo. Non dimentichiamo che giocavamo contro un Yverdon che punta a vincere il campionato e ha giocatori fortissimi”.
Domani è un altro giorno, e toccherà al colombiano Jersson Gonzalez prendere in mano la squadra. Manuel Benavente ne è cosciente:
“Non so cosa succederà da domani in avanti: io sono qui, a disposizione della società. Vedremo cosa verrà deciso. Se dovrò andare via lo farò e mi cercherò un’altra sistemazione, in altre parti del mondo. Non è la prima volta. Ma finché non me lo dicono, sarò qui e quando potrò darò una mano a questa squadra e a questo club”.
Saluta e se ne va, sapendo che da domani, anche per lui, molte cose cambieranno.
Ma la serietà di questo uomo di 52 anni che non si è mai tirato indietro e può camminare a testa alta, non verrà mai messa in dubbio.