Non esiste un vero confine geografico tra Emilia e Romagna. A
dividere due territori uniti politicamente ma divisi in passato dalle
rispettive vicende storiche e, oggi, da una fiera rivalità, non c'è
però un Monteceneri, nonostante qualcuno abbia voluto fissare nel
fiume Santerno una frontiera, seppure simbolica, naturalmente mai
accettata dai locali. Il confine tra questi due territori è stato
così fissato da una battuta sarcastica, così sintetizzata: chiedete
da bere e, se sarete in Emilia, vi sarà offerta acqua. Al contrario,
in Romagna vi verrà versato un bicchiere di vino, rosso o bianco non
importa. Ci è venuto così da pensare che molti, a Faenza e a
Zandvoort, per festeggiare il fantastico podio di Isack Hadjar sulla
oggi Racing Bulls, ieri Alphatauri e l'altroieri Minardi, abbiano
stappato un Sangiovese o un Albana, al posto del tradizionale
Champagne offerto dalla FIA, quello invece sorseggiato da Oscar
Piastri, sul gradino più alto del podio. Con un Lando Norris
ritirato per un guasto al motore, cosa più unica che rara a questi
livelli e per la McLaren, con 34 lunghezze di vantaggio il mondiale
piloti potrebbe davvero diventare realtà. Maranello è invece
sicuramente in Emilia. Tuttavia, storielle filo romagnole a parte,
perlomeno nel secolo scorso, del quale abbiamo testimonianza diretta,
le bottiglie di Lambrusco a Fiorano e nei box in giro per il mondo
non mancavano di certo. A proposito di tempi andati, in questo
disgraziato 2025 per le Rosse ricorre il cinquantesimo anniversario
dell'ultima vittoria di Clay Regazzoni a Monza, mentre a Zandvoort,
dove si è corso ieri, 10 anni dopo Niki Lauda (anche se su McLaren)
vinse il suo ultimo Gran Premio di Formula 1. Ormai, per i
ferraristi, si vive infatti solo di ricordi, mentre la realtà
odierna ha visto in Olanda entrambe le monoposto del Cavallino
ritirate, con Lewis Hamilton uscito di pista per un errore e Charles
Leclerc, autore di una buona prestazione sino a quel momento, urtato
e messo fuori gara dalla Mercedes di Kimi Antonelli, in una fase dove
si trovava comunque lontano dalle posizioni che contano. Mancano
ancora 9 Gran premi alla fine, e il prossimo fine settimana sarà
proprio quello brianzolo, tanto caro anche ai ticinesi; tuttavia,
pensare a un risveglio Ferrari, per onorare quella fantastica
domenica di 50 anni fa, con Clay primo e Niki Lauda matematicamente
campione del mondo, è diventata solamente una professione di fede.
AUTOMOBILISMO

Ferrari, restano solo i ricordi