Jake Paul (nell'îmmagine), lo Youtuber diventato pugile, non smette di far parlare di sé. Ha da poco ufficializzato il suo incontro il 14 Novembre contro Gervonta Davis. Mai battuto in 31 sfide (30/0/1). “Wow” vien voglia di dire. Peccato che tra i due “ballano” 30 chili di differenza e 20 centimetri, in favore di Jake. L’incontro ovviamente non sarà ufficiale, ma uno show. Soldi? 60 milioni di dollari per Paul, 40 per Davis. Peccato che Gervonta sia sulla via della perdizione assoluta.
La boxe è totalmente alla deriva. Eddie Hearn (promoter) ha provato a piazzare persino Anthony Joshua contro Jake Paul. Non c’è riuscito ed ora mastica amaro, rilasciando interviste colme di frustrazione.
La realtà è che Hearn con Paul ha fatto soldi e affari per Serrano contro Taylor due volte. Grazie alla MVP di Jake Paul. Arricchendo anche le due atlete. Soprattutto la sua. Taylor. 15 milioni di dollari per 2 incontri grazie a Paul. Siamo alla deriva totale dopo la farsa tra Paul ed il 58enne Tyson reduce da un’ulcera grave pochi mesi prima (con la sfida spostata da Luglio a Novembre 2024). Incontro preceduto all’AT&T stadium di Arlington (Texas) da Serrano contro Taylor “edizione 2” della loro trilogia. Eddie Hearn è una comica. Prima ha fatto affari con Daniel Kinahan (al vertice della mafia irlandese per traffico di droga ed armi, oggi ricercato da più paesi al Mondo), poi con Connor McGregor (di recente reputato colpevole dalla giustizia civile di abuso ai danni di una donna), quindi legato alla Riyadh Season con Turki Al-Sheikh, il ricco emiro che ama la boxe. Fino a Jake Paul.
E qua il Dio della boxe, la ex nobile arte, ci salvi. Per fortuna ci sono anche incontri veri. Come Canelo contro Crawford il 13 settembre (con diretta su Netflix), oppure l’emergente Moses Itauma. Già vi avevo parlato di lui alcuni mesi orsono. Ad Agosto ha battuto Dillian Whyte (non un Signor nessuno tra i massimi) per KO alla prima ripresa. 20 anni, Moses è il predestinato della boxe nei pesi massimi. Turki Al-Sheikh vorrebbe subito la sfida al mito Oleksandr Usyk. Troppo presto per Moses. Non sempre il Dio denaro può comandare.