Passano gli anni e ogni volta la storia si ripete. L’impressione è la solita. L’Ambrì sulla carta ha costruito una buona squadra e pare attrezzato per dare battaglia alla concorrenza e ambire a un posto tra le prime 10. L’incognita? Come di consuetudine nemmeno gli altri team scherzano e le dinamiche che s’instaurano con i ben 6 stranieri di movimento a disposizione possono cambiare velocemente in un breve lasso di tempo. La svolta più importante in fondo è quella relativa ai portieri. Con l’arrivo dal Berna di Philip Wüthrich ci sarà finalmente maggior stabilità. Non si dovrà dunque più sacrificare uno straniero di movimento per fare spazio al buon Janne Juvonen. Wüthrich è sicuramente un portiere all’altezza della situazione. Il duo formato con Senn permette di guardare con fiducia all’immediato futuro. Come terzo estremo difensore, al posto di Fadani, è arrivato da Ginevra Nassim Jaafri-Hayani.
In difesa quasi tutto dipenderà come sempre da Tim Heed e Jesse Virtanen. Due tra i difensori più forti dell’intera storia del sodalizio leventinese, anche se poi è sempre delicato e difficile paragonare epoche diverse. Lo svedese e il finlandese dovranno una volta in più fare gli straordinari e mettere sul ghiaccio la loro classe. Il resto del reparto nel suo insieme non raggiunge l’eccellenza o perlomeno il livello di tante altre avversarie. Dario Wüthrich ha fatto grandi progressi, la speranza è che riesca a confermarsi e a migliorare ulteriormente. Lo stesso discorso vale anche per il giovane Terraneo, miglioratosi in particolare nella seconda parte dello scorso campionato dopo il ritorno dal prestito in quel di Visp. Rocco Pezzullo, pure lui prestato al Visp nella stagione 2024/25 resta il solito mistero: riuscirà finalmente a fare quello step atteso da tempo? Complice anche alcuni guai fisici il 24enne non è mai completamente sbocciato. L’esperto Jesse Zgraggen dovrà ripetere la scorsa stagione, garantendo solidità. Il restante posto da settimo difensore, rispettivamente ottavo, se lo giocheranno verosimilmente Zaccheo Dotti e il giovane Bachmann, prelevato del settore giovanile dello Zugo. Ai box invece Isacco Dotti, infortunato.
L’attacco sarà improntato molto sull’onda canadese. Non accadeva da parecchio tempo. Oltre al confermato DiDomenico sono giunti in Valle Chris Tierney, Nic Petan e Michael Joly. Il primo, un centro difensivo con alle spalle una lunga esperienza in NHL, dovrebbe dare una grande mano agli ingaggi, tallone d’Achille degli ultimi anni, e aggiungere solidità alla colonna vertebrale della squadra. Il secondo, un’ala veloce, è chiamato a dare spettacolo e fabbricare tante reti. Lo stesso vale in fondo anche per Michael Joly. L’ex bianconero ha già mostrato il suo estro e il suo talento a Lugano. Con lui il divertimento dovrebbe essere assicurato. Per quanto riguarda il settore elvetico rispettivamente quello che non intacca il contingente straniero, sarà interessante osservare l’evoluzione del giovane talento Tommaso De Luca, al suo terzo campionato. Inti Pestoni, nonostante l’età che avanza, resta una freccia importantissima nell’arco di Luca Cereda. Da verificare invece quanto potrà ancora dare Dario Bürgler, probabilmente al suo ultimo anno d’attività. Specialmente in powerplay l’ex Davos potrebbe risultare ancora un’arma in più. Tante le attese riposte su Manix Landry, già assai dominante nello scorso campionato. In scadenza di contratto, trattenerlo in biancoblù sarà una missione difficilissima per Paolo Duca. Un grande punto interrogativo è rappresentato da André Heim. Quale sarà il volto del centro bernese? Riuscirà a tornare ai livelli di qualche anno fa, oppure sarà nuovamente destinato a un lavoro prettamente oscuro e di contenimento? Dipende da lui. Un altro elemento che ha già fatto intravedere ottime cose è Miles Müller. La giovane trottola impazzita dovrebbe compiere un altro step al suo secondo anno tra gli adulti. Se dovesse migliorare il suo "hockeysense" potrebbe entrare in un’altra orbita e diventare un top-player.
In scadenza di contratto, Zwerger dovrà dimostrare di poter ancora dare molto alla causa, anche e soprattutto in fase offensiva. Riuscirà l’austriaco a ridiventare decisivo in fase offensiva con il suo talento? Diego Kostner è l’usato sicuro per la quarta linea, lo stesso vale per Capitan Grassi, il quale però sarà assente per ben tre mesi a causa di un infortunio. Dietro scalpita Tim Muggli, il quale ha lasciato intravedere qualche bel numero l’anno scorso. Il giovane dovrà provare a ritagliarsi dello spazio, magari a scapito dell’esperto Bürgler. Identico discorso per William Hedlund. I due ultimi arrivati, i giovani Pont e Madaschi, faranno fatica a trovare un posto nel line-up e probabilmente rinforzeranno i Bellinzona Snakes. Last but not least, tutto da scoprire il promettente Lukas Landry, fratellino di Manix. Fresco di contratto triennale, lui sì che potrebbe rappresentare una bella freccia nell’arco di Luca Cereda.
In scadenza di contratto, Zwerger dovrà dimostrare di poter ancora dare molto alla causa, anche e soprattutto in fase offensiva. Riuscirà l’austriaco a ridiventare decisivo in fase offensiva con il suo talento? Diego Kostner è l’usato sicuro per la quarta linea, lo stesso vale per Capitan Grassi, il quale però sarà assente per ben tre mesi a causa di un infortunio. Dietro scalpita Tim Muggli, il quale ha lasciato intravedere qualche bel numero l’anno scorso. Il giovane dovrà provare a ritagliarsi dello spazio, magari a scapito dell’esperto Bürgler. Identico discorso per William Hedlund. I due ultimi arrivati, i giovani Pont e Madaschi, faranno fatica a trovare un posto nel line-up e probabilmente rinforzeranno i Bellinzona Snakes. Last but not least, tutto da scoprire il promettente Lukas Landry, fratellino di Manix. Fresco di contratto triennale, lui sì che potrebbe rappresentare una bella freccia nell’arco di Luca Cereda.
Capitolo partenze, già detto di Juvonen, mancheranno ovviamente le reti di Dominik Kubalik e i punti di Maillet, arrivati però quasi tutti solamente nella seconda parte di stagione. L’impressione è che nell’Ambrì versione 2025/26 ci sia un maggiore bilanciamento e che le reti saranno diluite con più equità tra i vari giocatori. L’addio di Floran Douay potrebbe aver tolto qualche cm e chilo prezioso, mentre ininfluenti sono le partenze di Fadani e di Brüschweiler. Lo stesso in fondo vale per Curran, partito bene, ma poi calato, il difensore canadese non valeva una licenza straniera.E ora la domanda da un milione a cui abbiamo in parte già risposto in entrata. Fin dove potrà arrivare questo Ambrì? Anche qui la risposta è sempre la solita. Se tutto dovesse andare liscio, i nuovi stranieri dovessero performare a mille e qualche big dovesse steccare si potrebbe ambire a un settimo/ottavo posto. Ma è assai improbabile. Il sano realismo indica che la truppa di Cereda dovrà lottare sino all'ultimo per strappare un posticino nei play-in. Ciò ben sapendo che nemmeno il decimo posto sia assicurato, anzi...Così noiose e scontate le previsioni, così affascinante e imprevedibile sarà il nuovo campionato. E allora tutti a bordo, si sta per salpare.
(Foto Ticishot-Simone Andriani)