CALCIO ITALIANO
Il mercato delle "grandi"
Pubblicato il 02.09.2025 06:04
di Silvano Pulga
Molti tifosi provano sentimenti contrastanti rispetto al calciomercato, da sempre macchina fabbrica sogni. E, nel calcio come nella vita, sono questi a mantenerci vivi. Tuttavia, la lunghezza di questa finestra (due mesi) finisce per logorare gli appassionati, anziché esaltarli. E, al netto delle problematiche di casa nostra, che affronteremo più avanti (in Svizzera ci sono ancora alcuni giorni dedicati ai passaggi interni), per quanto riguarda la Serie A si possono fare già alcuni bilanci. E, magari, mettere qualche nota, almeno per le compagini più seguite dalle nostre parti, analizzando il lavoro fatto squadra per squadra.
Juventus: 4. I bianconeri non hanno ceduto Dusan Vlahovic, e non si sono così liberati da un giocatore che ha un peso a bilancio notevole. Tuttavia, non è detto che sia un male, dal punto di vista tecnico. L'arrivo del belga Ikoma-Loïs Openda, anche se non era il grande obiettivo Kolo Muani, inseguito tutto l'estate, unito a quelli dell'ex Basilea Edon Zhegrova, e dell'attaccante Jonathan Christian David dal Lille (già in gol a Parma) hanno senz'altro rinforzato la Vecchia Signora, almeno per quanto riguarda il campionato italiano. Il voto non elevato dipende dal non aver centrato gli obiettivi dichiarati: ma il campo, come già detto, potrebbe dare buone risposte.
Inter: 4. I nerazzurri, che vantano grandi individualità in rosa, come prova un corposo monte ingaggi, vengono da un'annata che li ha visti fare benissimo dal punto di vista del gioco. Molti tifosi nerazzurri giudicano da 3 la campagna estiva: in realtà, i lombardi hanno preso il "nostro" Manuel Akanji, corteggiato inutilmente dal Milan, giunto al posto di Pavard (che stava diventando scomodo per lo spogliatoio, oltre ad aver avuto un rendimento altalenante), trovando così una validissima alternativa al centro della retroguardia. Alla corte di Cristian Chivu è arrivato qualche giovane interessante anche per la mediana (su tutti il croato Petar Sučić), migliorando e ringiovanendo il parco seconde lineee. Davanti non è stato possibile aggiungere alla rosa Ademola Lookman, protagonista di un'estate agitata. Tuttavia, vista la situazione, il maggiore spazio per Pio Esposito, già amatissimo dai tifosi, potrebbe essere un bene. Il resto appartiene alla logica dei fondi: e non si capisce perché gli innamorati della Beneamata pensassero che la politica di Oaktree sarebbe stata differente da quella dei dirimpettai di Red Bird, al netto delle sfumature.
Milan: 3. I rossoneri hanno già vinto un campionato: quello delle plusvalenze. Tuttavia, la conduzione del mercato è stata fatta guardando prima di tutto questo aspetto e, in via incidentale, quello sportivo. Il Milan chiude la finestra estiva di arrivi e cessioni senza aver centrato del tutto gli obiettivi necessari, prima di tutto un difensore centrale di spessore: l'arrivo del giovanissimo David Odogu dal Wolfsburg, con all'attivo 3 presenze in Bundesliga, è sembrato più un colpo da Milan Futuro che da prima squadra. E pensare che Koni De Winter possa diventare il nuovo Nesta, o il nostro Zachary Athekame un altro Mauro Tassotti, appare più una professione di fede che un'analisi tecnica. La cessione dolorosa è stata quella di Tijjani Reijnders, mentre le altre, a nostro parere, sono state centrate, per motivi tecnici e non solo (Theo Hernández su tutte, ma l'alternativa Pervis Estupiñán lascia perplessi), e per i benefici economici. L'arrivo di Rabiot è sicuramente un miglioramento, mentre si teme che quello di Christopher Nkunku possa creare equivoci tattici con Rafa Leão. Considerando anche l'acquisto del nostro Ardon Jashari, qualcuno potrebbe darci del mai cuntent e dell'amante tradito: tuttavia, il voto basso è dovuto alla filosofia che ha guidato tutta la campagna di rinforzo, che ha fatto pensare che Igli Tare e Massimiliano Allegri non avessero carta bianca.
Napoli: 5,5. L'ex DS del Lugano Giovanni Manna (nell'immagine), oggi in carica al club partenopeo, ha dimostrato di essere diventato uno dei migliori del suo ruolo. I campioni d'Italia hanno risolto la grana Victor Osimhen con una cessione definitiva al Galatasaray, sistemato Giacomo Raspadori a Madrid, sponda Atlético, ma riuscendo comunque a rinforzare la squadra con Kevin De Bruyne, Rasmus Højlund e Lorenzo Lucca, più Sam Beukema in difesa, e chiudono la sessione in attivo di circa 11 milioni di franchi (dato Transfermarkt). Difficile fare di più.