HC AMBRÌ PIOTTA
La dura vita di un DS
Pubblicato il 04.09.2025 07:33
di Alessandro Tamburini
Il mercato dell’hockey svizzero è sempre in fermento. Dura la vita per i Direttori Sportivi (DS), che già sanno ad inizio stagione che i contratti “pesanti” con i giocatori svizzeri più importanti ormai si firmano un anno prima delle scadenze, mentre sul fronte stranieri con 6 “import” bisogna essere sempre attenti, tra infortuni, opportunità o rendimenti insufficienti. Il margine di manovra cambia da club a club, come visto nel recente caso di Michael Fora, dove Paolo Duca ha provato a dir la sua, incassando secondo il giocatore il no dai piani altri.
Come muoversi allora? Nell’ultima partita contro il Friborgo a Biasca il Gottéron ha dimostrato di essere una corazzata (senza infortuni andava dritto in finale la passata stagione), evidenziando alcuni limiti dei leventinesi. Nonostante, va detto, dopo un buon primo tempo fatta salva la rete incassata dopo pochi secondi.
Innegabile che senza Isacco Dotti la difesa è ancora più corta, chissà se allora non si agirà attraverso uno scambio. Indiziato? Un attaccante, soprattutto dopo la firma di Lukas Eric Landry (che va però a coprire la lunga assenza di Daniele Grassi), magari proprio Dominic Zwerger lasciato fuori nel test generale col Friborgo.
Nulla di concreto, l’Ambrì mai fa trapelare nulla di mercato, trattasi di una semplice speculazione per rendere l’idea di come un DS come Paolo Duca ha le mani legate e deve agire magari anche di “fantasia”. Un po’ come Steinmann sull’arrocco Bertaggia-Verboon.
Una cosa è certa. La vita di un DS non é facile. E ad Ambrì lo è sicuramente meno, ma molto meno, che in altre realtà. Dura vita per Paolo Duca.
(Foto Ticishot-Simone Andriani)