NATIONAL LEAGUE
Chi salterà per primo?
Pubblicato il 04.09.2025 07:43
di Marco Maffioletti
Un campionato alle porte è anche sinonimo di toto-allenatori. Chi resterà in sella sino alla fine? Chi è a rischio? Chi salterà?
Ecco le nostre previsioni. 
Chi dovrebbe stare tranquillo: 
Luca Cereda (Ambrì)
Il decano tra gli allenatori è alla sua nona stagione. Un suo allontanamento a campionato in corso è da escludere. 
Marco Bayer (Zsc)
L’ex difensore dell’Ambrì ha appena vinto campionato e Champions hockey League e ha a disposizione la squadra più forte della nazione. Fare cilecca è praticamente impossibile e i recenti trionfi lo mettono comunque al riparo da eventuali clamorosi capitomboli. 
Geoff Ward (Losanna)
Il canadese ha portato i vodesi per due volte in finale e gode di molto credito. Il suo team appare nuovamente competitivo. Solo un cataclisma e una netta involuzione potrebbero metterlo in pericolo. 
Roger Rönnberg (Friborgo)
Lo svedese esordisce in Svizzera portandosi appresso un grande palmares. Persona carismatica e piena di esperienza, ci si attende molto da lui. La pressione è tanta, la squadra sembra però essere attrezzata. Verosimilmente gli sarà concesso parecchio tempo anche se il team non dovesse partire alla grande. 
Thierry Paterlini (Langnau)
Il binomio tra coach e direttore sportivo (Pascal Müller) è simile a quello instauratosi in Leventina. Paterlini oltretutto lo scorso anno ha compiuto un vero e proprio exploit. Il coach dovrebbe dunque vivere una stagione tranquilla indipendentemente dai risultati. 
Lauri Marjamäk (Kloten)
È lui la vera star del Kloten. Il finlandese, con un gran pedigree, ha fatto benissimo nella scorsa stagione e gode di molto credito. Difficile immaginarsi un suo licenziamento anche per questioni finanziarie.  
Chi farebbe bene a diffidare: 
Michael Liniger (Zugo)
Il 45 enne è stato promosso da assistente a capo allenatore. Raccoglie la pesante eredità di Dan Tangnes, una vera istituzione. Lo Zugo è reduce da qualche stagione non pienamente riuscita. Il compito che spetta al coach è decisamente difficile e la piazza è diventata esigente. 
Greg Ireland (Ajoie)
Arrivato l’anno scorso a stagione in corso, l’ex tecnico del Lugano è chiamato a far fare un passo avanti al classico fanalino di coda. Impresa non certo evidente, in una realtà però conscia dei propri limiti. 
Martin Filander (Bienne)
Lo svedese è al suo secondo campionato. Il primo si è concluso in maniera deludente, ma la società ha deciso di dargli nuovamente fiducia. Urge però un miglioramento, altrimenti l’avventura di Filander potrebbe concludersi presto. 
Thomas Mitell (Lugano)
Riuscirà lo svedese a riportare il Lugano a dei posti più consoni alle aspettative? Non sarà certo semplice per Mitell immergersi nella nuova realtà. Se il suo Lugano non dovesse partire bene, il successore è già lì pronto, ovvero il suo associate-coach Stefan Hedlund, grande amico e pupillo del diesse Steinmann. 
Josh Holden (Davos)
Il 47enne si appresta a iniziare il suo terzo campionato. Finora ha fatto molto bene, ma le aspettative aumentano, da troppo tempo manca un acuto. Insomma, la pressione sale. 
Johan Lundskog (Rapperswil)
Subentrato a stagione in scorso, è riuscito in extremis a portare il Rapperswil nei play-in. La squadra sembra assai debole e in più è arrivato un nuovo direttore sportivo. Lo  svedese non può quindi dormire sonno tranquilli. 
Chi rischia di saltare:
Jussi TapolaIl (Berna)
Il finlandese affronta la terza stagione alla testa degli Orsi. Considerando i risultati dei primi due anni, conclusi con delle eliminazioni nei quarti di finale, è già un miracolato. A Berna le aspettative sono decisamente altre. 
Yorick Treille (Ginevra)
È più che un miracolato dopo la deludente scorsa stagione. Si ritrova tra le mani una squadra molto competitiva. Non può sbagliare e la pazienza dei vertici ginevrini rischia (comprensibilmente) di essere pochissima.
(Thomas Mitell, nella foto Ticishot-Simone Andriani)