Questa nuova imminente stagione, come ogni anno, si ripresenta ai nastri di partenza senza alcuni pezzi da 90 che per tanti anni ci hanno deliziato. Su tutti ovviamente il mitico Andres Ambühl e Damien Brunner. Quanto mancheranno al nostro campionato.
Il primo, vera leggenda nazionale, simbolo di serietà ed esempio per tutti. Il secondo, genio e sregolatezza dentro e fuori dal ghiaccio, un attaccante che ha saputo deliziare le platee con le sue reti e invenzioni. Anche altri atleti, assai popolari e appartenenti alle prime fasce, hanno lasciato la scena. In questa categoria rientrano l’attaccante del Davos Marc Wieser e il capitano del Losanna, il difensore Joël Genazzi.
Altri elementi validissimi, magari un po’ meno sulla cresta dell’onda, hanno appeso deposto i pattini in cantina: l’elegante difensore Arnaud Jacquemet (Ginevra) e il duro Claudio Cadonau (Langnau). Da non dimenticare nemmeno l’ex capitano dei Tigrotti Pascal Berger.

Per quanto concerne il capitolo stranieri, una citazione se la meritano sicuramente pure due statunitensi: il centro Mark Arcobello (che lavorerà come assistente della Under 18 bianconera al fianco dell’ex Turgovia Jason Fritsche) e il difensore ex Friborgo Ryan Gunderson.
Infine ci sono anche un paio di elementi che non si sono ritirati, ma che ben difficilmente per questioni anagrafiche rivedremo in qualità di giocatori nel nostro campionato: l’ex bianconero Daniel Carr (Milwaukee Admirals) e i due finlandesi del Ginevra Teemu Hartikainen e Sami Vatanen, rientrati in patria.

E infine chi sono i grandi indiziati per l’ultimo ballo? Lo storico e iconico capitano del Friborgo Julien Sprunger, il fortissimo difensore Raphael Diaz, lo sniper biancoblù Dario Bürgler, l'ex nazionale Denis Hollenstein (ZSC), il capitano del Kloten Steve Kellenberger, il ginevrino Marc-Antoine Pouliot e Jeremy Wick, fresco di firma con l’Ajoie.

(Andres Ambühl, nella foto PostFinance/KEYSTONE/Gian Ehrenzeller)