Il Bellinzona è una
polveriera. La polemica è continua e sembra non finire mai. Il
patron Trujillo ha fatto sapere che intende parlare,
l'appuntamento è per il 13 settembre, e spiegare. Sottolinea che la
nuova proprietà non ha ricevuto “informazioni tecniche e
finanziarie complete”, e che nel settore giovanile “i
conti non risultano chiari”. Passa qualche ora e Martignoni
risponde laconicamente, si tratta di “Petardi bagnati”, di
chi è “messo alle strette ed è a corto di argomenti”,
aggiungendo che nella sostanza è una “disperata strategia di
difesa”. I fari sono accesi sugli aspetti societari. I tifosi
tremano, la chiusura dell'era Giulini è un ricordo ancora vivo,
temono che l'esistenza del club sia in pericolo. Ma l'aspetto
sportivo? C'è un nuovo allenatore, la squadra è ultima in
classifica, sul mercato è tutto fermo. Le difficoltà sono evidenti.
Dove sono le soluzioni? Sabato 13 settembre sarà un giorno
fondamentale, si gioca contro il Rapperswil. La realtà è evidente:
bisogna salvarsi. E l'avversario bisogna batterlo, perché è un
diretto concorrente. E poi parlerà Trujillo,
che pare voglia dare battaglia, nel mirino Bentancur e
l'Associazione (con a capo Martignoni). La situazione societaria sembra complessa, ma la
priorità dovrebbe essere il campo, che non aspetta, non fa sconti ed esige risposte immediate.
AC BELLINZONA

I problemi sono (anche) sul campo