Il Lugano ha chiuso con Von Balmoos. Sarà lui il nuovo
portiere bianconero, di cui Croci-Torti aveva assolutamente bisogno per avere
un’alternativa a Saipi. Meglio se di esperienza come il bernese.
Domani von Balmoos sarà in Ticino per le visite mediche, dove ovviamente si farà molta attenzione alla sua spalla sinistra, già infortunata due volte.
La prima proprio contro il Lugano a Cornaredo: era l’ottobre del 2021 e parando un rigore a Ziegler nell’ottavo di Coppa Svizzera (che i bianconeri vinsero nel maggio del 2022), ricadde male sulla sua spalla sinistra. Operazione e diversi mesi di stop.
Tre anni dopo, agosto del 2024, uno scontro con l’ex interista Icardi, in una sfida tra YB e Galatasaray valida per i playoff di Champions League, lo obbligò a un altro stop. Stavolta più breve.
A Berna fu titolare fino alla fine del 2024, per poi perdere il posto a inizio 2025 a discapito del giovane e talentuoso Keller.
Difficile che arrivi a Lugano per fare il secondo. Cosa vuol dire? Che l’avventura di Saipi in bianconero è terminata? Probabile. Anche perché al portiere, che venerdì era sulla panchina del Kosovo contro la Svizzera, scadrà il contratto a fine stagione.
Il direttore sportivo Pelzer sta cercando ancora un difensore centrale. Poi, alla ripresa del campionato, bisognerà cambiare marcia. Altrimenti, sulle rive del Ceresio, sarà un autunno complicato.
L’attualità del nostro calcio, però, ci parla di una “guerra” in atto a Bellinzona, tra Trujillo e i suoi predecessori. Il colombiano, che il 13 settembre parlerà (e ha già fatto capire di volersi togliere qualche sassolino dalla scarpa), ha già messo nel mirino la gestione Bentancur e quella dell’Associazione, che si occupa del settore giovanile e che ha in Brenno Martignoni il suo uomo forte.
Intanto, i tifosi stremati, iniziano ad avere paura.
A Paradiso c’è in atto un’altra battaglia ormai conclamata: quella tra il presidente Caggiano e il suo socio, l’ex calciatore Maxi Lopez. Caggiano ha chiesto, attraverso Whatsapp, un sostegno finanziario ai suoi “amici”. Evidente che qualcosa nella loro collaborazione tra i due non funziona più.
Insomma, sembra che per il nostro calcio non ci sia mai tregua: si salvi chi può.
Domani von Balmoos sarà in Ticino per le visite mediche, dove ovviamente si farà molta attenzione alla sua spalla sinistra, già infortunata due volte.
La prima proprio contro il Lugano a Cornaredo: era l’ottobre del 2021 e parando un rigore a Ziegler nell’ottavo di Coppa Svizzera (che i bianconeri vinsero nel maggio del 2022), ricadde male sulla sua spalla sinistra. Operazione e diversi mesi di stop.
Tre anni dopo, agosto del 2024, uno scontro con l’ex interista Icardi, in una sfida tra YB e Galatasaray valida per i playoff di Champions League, lo obbligò a un altro stop. Stavolta più breve.
A Berna fu titolare fino alla fine del 2024, per poi perdere il posto a inizio 2025 a discapito del giovane e talentuoso Keller.
Difficile che arrivi a Lugano per fare il secondo. Cosa vuol dire? Che l’avventura di Saipi in bianconero è terminata? Probabile. Anche perché al portiere, che venerdì era sulla panchina del Kosovo contro la Svizzera, scadrà il contratto a fine stagione.
Il direttore sportivo Pelzer sta cercando ancora un difensore centrale. Poi, alla ripresa del campionato, bisognerà cambiare marcia. Altrimenti, sulle rive del Ceresio, sarà un autunno complicato.
L’attualità del nostro calcio, però, ci parla di una “guerra” in atto a Bellinzona, tra Trujillo e i suoi predecessori. Il colombiano, che il 13 settembre parlerà (e ha già fatto capire di volersi togliere qualche sassolino dalla scarpa), ha già messo nel mirino la gestione Bentancur e quella dell’Associazione, che si occupa del settore giovanile e che ha in Brenno Martignoni il suo uomo forte.
Intanto, i tifosi stremati, iniziano ad avere paura.
A Paradiso c’è in atto un’altra battaglia ormai conclamata: quella tra il presidente Caggiano e il suo socio, l’ex calciatore Maxi Lopez. Caggiano ha chiesto, attraverso Whatsapp, un sostegno finanziario ai suoi “amici”. Evidente che qualcosa nella loro collaborazione tra i due non funziona più.
Insomma, sembra che per il nostro calcio non ci sia mai tregua: si salvi chi può.
(Immagini YB TV)