CALCIO
VAR, di male in peggio
Pubblicato il 12.09.2025 09:22
di L.S.
E così, il VAR, così com’è concepito, non basta più. Almeno sembra.
Un arbitro, due assistenti, il quarto uomo, una sala VAR piena che viviseziona da seduti le varie azioni, non sono più sufficienti. O meglio, non sono affidabili. Peggio ancora.
Ora, per evitare gli “abbagli” di queste persone, deputate unicamente a fare questo per 90 minuti, si darà agli allenatori l’opportunità di chiamare per due volte a partita, la revisione dell’azione incriminata.
Una cosa che esiste nel tennis, o meglio esisteva, visto che ormai l’occhio di falco entra in gioco a ogni giocata, rendendo inutile la chiamata del tennista.
Nel calcio ci sarà la possibilità di richiamare l’arbitro al monitor, di obbligarlo ad andare a rivedere le immagini di una situazione potenzialmente polemica.
In panchina con un laptop, si sfida chi ha davanti schermi giganti in sala VAR.
È una gara a chi ci vede meglio, a mettere l’arbitro sotto pressione, che poverino, conterà sempre meno.
Le sue decisioni vengono stravolte dal VAR, che a sua volta verranno rimesse in discussione dalla panchina.
Di male in peggio. Mentre i veri regolamenti distorti, come le perdite di tempo (a quando il tempo effettivo? ) o il secondo cartellino giallo che porta all’espulsione senza che il VAR posso intervenire, godono di una inspiegabile immunità.
Platini si era inventato gli arbitri di porta: sembrava il peggio che potesse esserci. Ma forse ci sbagliavamo. Dopo gli arbitri che gridano come degli ossessi le loro decisioni, scimmiottando il football americano, ora anche questa. Ma dove finiremo?