AC BELLINZONA
Le ambizioni e i sogni di Trujillo
Pubblicato il 14.09.2025 10:04
di L.S.
C’era molta attesa per assistere alla conferenza stampa di Juan Carlos Trujillo.
Difficile avere un’idea chiara di quelle che sono realmente le sue ambizioni e soprattutto le possibilità di realizzare i suoi “sogni”.
Lui è diverso da Bentancur: anzi, è l’opposto. Ci ha tenuto a dirlo a chiare lettere il nuovo patron granata. Per qualcuno questa potrebbe essere una bella notizia, visto che la gestione Bentancur è stata piuttosto chiacchierata e litigiosa.
Nonostante questo, l’ex proprietario aveva portato i granata in Challenge League e aveva mantenuto la categoria. Il Bellinzona di Trujillo, con tutte le attenuanti del caso (su tutte una preparazione approssimativa), è invece ultimo, e le prestazioni offerte finora, fanno pensare al peggio. Nonostante il patron abbia promesso rinforzi a dicembre. Speriamo in bene.
Trujillo, che ama esprimere con forza i suoi concetti, ha lasciato subito intendere di essere un vincente e ha tirato la prima bomba: se tra due anni non avrà ottenuto i risultati promessi (Super League, tanto per intenderci), lascerà Bellinzona! Dovesse capitare, speriamo che lo lasci in buone mani.
Ha voglia di investire e lo dice senza mezzi termini: è venuto in Ticino per mettere i soldi della sua famiglia e perciò non ha voglia di scherzare. Al suo fianco vuole soltanto gente che crede ciecamente nel suo progetto ambizioso. A partire dal nuovo allenatore colombiano Gonzalez. Anche se poi, come gli abbiamo fatto notare, c’è il rischio di dover fare i conti con la scarsa conoscenza del nostro calcio e della nostra realtà. Ma a lui, questo, non sembra preoccupare. Vedremo.
Ma i soldi ci sono? In fondo è questa la domanda che si fanno un po’ tutti. Le sue parole sembrano spazzare ogni dubbio. Il conto bancario è stato aperto la scorsa settimana e dopo i tanti intoppi burocratici (la Colombia è un paese terzo e portare qui i soldi non è facile) ora non dovrebbero esserci più ostacoli.La nuova licenza, assicura, arriverà. Meno male.
E il futuro come sarà? Il Bellinzona deve arrivare laddove si trova oggi il Lugano e dare battaglia ai bianconeri, anche attraverso la creazione di un settore giovanile che possa essere un serbatoio per la prima squadra. Un’îdea che purtroppo, almeno per il momento, va a cozzare con il Team Ticino e le regole della Federazione svizzera di calcio. Ma Trujillo, che vuole spingere in un angolo Brenno Martignoni e la sua visione diversa, è pronto a mettere le mani anche sull’associazione e di conseguenza sul settore giovanile granata. E qui si prevede una battaglia tra il “vecchio” e il “nuovo”.
Ultima riflessione: Trujillo ha pronunciato spessissimo la parola “città”. Ha ringraziato il comune e ha promesso di portare in alto il nome di Bellinzona in Svizzera e nel mondo.
Non è che si aspetta forse troppo da questa (per ora presunta) collaborazione? Un po’ come per quanto riguarda il pubblico, che ieri ha ringraziato per il caldo sostegno e la fede incrollabile, promettendo di riportare la gente allo stadio.
Ieri intanto c’erano soltanto 345 spettatori: una cornice da calcio regionale. E ridare entusiasmo e credibilità non sarà facile.
Buon lavoro Juan Carlos.