Nel calcio i giudizi sono
sommari e circostanziati, dipendono da una partita e da una
prestazione. L'inizio del campionato dell'Inter suscita
preoccupazione e desta molte perplessità: tre partite e due
sconfitte. La squadra della passata stagione è stata rinforzata, con
una spesa di oltre 100 milioni. I numeri parlano del migliore attacco
del torneo e della peggior difesa, un paradosso. La sconfitta contro
la Juventus ha aperto il varco alla polemica, e non poteva essere
altrimenti. I nerazzurri hanno commesso numerosi errori e hanno perso
un incontro che erano sul punto di vincere meritatamente. Nel centro
del mirino delle accuse c'è Yann Sommer. Opinionisti e tifosi
sono quasi concordi, lo ritengono responsabile. Le accuse sono
precise: non è reattivo, ha subito due reti dalla lunga distanza, è
partito in ritardo e le sue gambe manifestano un evidente declino
fisico; è insicuro sulle uscite, si tratta di un difetto atavico, ma
sulle palle alte è ancora più insicuro, anche per via della sua
altezza. Che farà Chivu? La pressione sul tecnico è alta. In
panchina scalpita Martinez. Lo spagnolo era stato acquistato
per alternarsi con Sommer, era considerato più di un secondo.
Ma per Inzaghi lo svizzero era il titolare inamovibile. Si
gioca in Champions, la sensazione è quella che Sommer si
accomoderà in panchina, gli animi vanno placati, e qualcuno deve
pagare. Funziona così. C'è sempre bisogno di un capro espiatorio.
CALCIO ITALIANO

È tutta colpa di Sommer?