Peter Zeidler, lo sappiamo, non è simpatico a tutti, specialmente dalle nostre parti. Tuttavia, è certamente uomo di calcio (e non solo) mai banale. Lo abbiamo incontrato a fine partita, ieri sera, a Cornaredo, e scambiato con lui due parole.
Peter, intanto bentornato in Ticino. Ci sono mancate le tue battaglie con Mattia Croci-Torti, in questo periodo...
"Quando sono partito da San Gallo per andare ad allenare in Bundesliga, ci siamo sentiti: mi ha detto che gli sarei mancato, e per me è un grande complimento. Lo considero un ottimo allenatore, gli ho pronosticato una panchina importante in Italia entro tre stagioni al massimo. Ora siamo avversari qua, ma ci rispettiamo, ed è ottima cosa."
Punto guadagnato stasera o due punti persi, soprattutto considerando il finale di partita?"
"Un ottimo punto, secondo me. Vero, abbiamo colpito un palo nei recuperi, ma in precedenza il Lugano avrebbe potuto segnare in più di un'occasione. Bottani, quando è entrato, ci ha creato problemi, è stato fenomenale in alcune giocate."
Per quanto concerne l'Europa, come vi sentite? Due anni fa, qua a Cornaredo, con una vittoria, ti eri conquistato l'accesso alle qualificazioni di Conference League, senza poterle disputare perché sei andato ad allenare in Bundesliga; quest'anno, invece, a Losanna, con una grande impresa, vi siete regalati questa grande occasione.
"L'Europa è un'ottima opportunità, anche se non siamo ancora riusciti a gestirla come vorremmo: giocare il giovedì ci ha infatti penalizzato in campionato dove, dopo le sfide di coppa, non abbiamo fatto bene sia a livello di prestazioni che di risultati. Dovremo migliorare sotto quest'aspetto perché, per noi, è il campionato la competizione più importante. Poi, certamente, sarà stimolante affrontare squadre polacche, cipriote e, ovviamente, la Fiorentina".
Nel Losanna ci sono tantissimi giocatori giovani. In passato hai dimostrato di saperli valorizzare e di trovarti a tuo agio con elementi ancora da formare, ma con tanta voglia di emergere.
"Il migliore di loro (Diakité, ndr) questa sera non era presente, sfortunatamente era squalificato. Da noi giocano tanti ragazzi di 18 o 20 anni, tutti di prospettiva: non è la stessa squadra dello scorso anno, è cambiata per tre quarti. Tuttavia abbiamo, a mio parere, la possibilità di fare bene in tutte le competizioni".
Peter, intanto bentornato in Ticino. Ci sono mancate le tue battaglie con Mattia Croci-Torti, in questo periodo...
"Quando sono partito da San Gallo per andare ad allenare in Bundesliga, ci siamo sentiti: mi ha detto che gli sarei mancato, e per me è un grande complimento. Lo considero un ottimo allenatore, gli ho pronosticato una panchina importante in Italia entro tre stagioni al massimo. Ora siamo avversari qua, ma ci rispettiamo, ed è ottima cosa."
Punto guadagnato stasera o due punti persi, soprattutto considerando il finale di partita?"
"Un ottimo punto, secondo me. Vero, abbiamo colpito un palo nei recuperi, ma in precedenza il Lugano avrebbe potuto segnare in più di un'occasione. Bottani, quando è entrato, ci ha creato problemi, è stato fenomenale in alcune giocate."
Per quanto concerne l'Europa, come vi sentite? Due anni fa, qua a Cornaredo, con una vittoria, ti eri conquistato l'accesso alle qualificazioni di Conference League, senza poterle disputare perché sei andato ad allenare in Bundesliga; quest'anno, invece, a Losanna, con una grande impresa, vi siete regalati questa grande occasione.
"L'Europa è un'ottima opportunità, anche se non siamo ancora riusciti a gestirla come vorremmo: giocare il giovedì ci ha infatti penalizzato in campionato dove, dopo le sfide di coppa, non abbiamo fatto bene sia a livello di prestazioni che di risultati. Dovremo migliorare sotto quest'aspetto perché, per noi, è il campionato la competizione più importante. Poi, certamente, sarà stimolante affrontare squadre polacche, cipriote e, ovviamente, la Fiorentina".
Nel Losanna ci sono tantissimi giocatori giovani. In passato hai dimostrato di saperli valorizzare e di trovarti a tuo agio con elementi ancora da formare, ma con tanta voglia di emergere.
"Il migliore di loro (Diakité, ndr) questa sera non era presente, sfortunatamente era squalificato. Da noi giocano tanti ragazzi di 18 o 20 anni, tutti di prospettiva: non è la stessa squadra dello scorso anno, è cambiata per tre quarti. Tuttavia abbiamo, a mio parere, la possibilità di fare bene in tutte le competizioni".