La partita del Comunale - che speriamo faccia registrare una buona affluenza di pubblico, anche perché si disputa di domenica, al tramonto del sole nel tardo pomeriggio (ore 17) - è di indubbio interesse per due motivi (oltre al fatto di superare il turno e, per l’ACB incontrare magari un altro avversario di rango): vedere a che livello si trova la compagine di Jersson Gonzalez (che porta comunque ancora il nome di Manuel Benavente) nel misurarsi con una di Super League, rispettivamente il fatto che gli zurighesi una settimana dopo scenderanno di nuovo in Ticino per affrontare il Lugano di Mattia Croci Torti (domenica lo staff bianconero sarà presente al completo in tribuna).
In coppa siamo soliti vedere un Bellinzona molto più combattivo, tenace e lucido, non si spiegherebbero diversamente le prestazioni che i granata hanno offerto, per restare agli episodi più recenti, contro San Gallo e Losanna. Difficile dire se sarà la stessa cosa con il Grasshopper, un GC che tra l’altro sta attraversando un ottimo momento. Era rimasto a mani vuote nelle prime due gare contro Lucerna e Basilea, ma poi è rimasto imbattuto collezionando tre pareggi di fila (Servette, Winterthur, Thun) e festeggiare la prima vittoria contro il Losanna al punto da proiettarlo all’ottavo posto della classifica con 2 punti in più del Lugano, penultimo: detto per inciso, quello del 27 settembre al Cornaredo assume di conseguenza le sembianze di uno scontro diretto.
I granata sono consapevoli che li attende un compito molto difficile. I tifosi, rimasti sconcertati, più che delusi del risultato di parità, della prestazione con il Rapperswil (di buono si può dire che Sörensen e compagni non si sono palesati inferiori ai sangallesi che hanno 4 punti di più), sarà importante affrontare le ‘cavallette’ muniti di grande grinta.
“Il Grasshopper - taglia corto Aris da neo capitano - è una squadra di Super League di tutto rispetto. Non partiamo di sicuro battuti, ma sappiamo che se vogliamo fare qualcosa in più dovremo mettere in campo una prestazione solida dal primo al novantesimo minuto”. Allora sì che sarebbe una domenica di grande felicità!
Mai dire mai, insomma. Si può mandare a casa con le pive nel sacco anche il club più ‘titolato’ della Svizzera. Bisogna crederci!
(Foto di Filippo Zanovello)